Il sottosegretario ricorda quando il 25 aprile a Viterbo il presidente dell’Anpi gli negò il saluto
ROMA – Il Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi interviene sulle polemiche che in queste ore hanno investito la direttrice d’Orchestra Beatrice Venezi (a Nizza per un concerto) consulente del ministro Sangiuliano, accusata di essere una “neofascista” (sic).
“Basta. L’unica forma di fascismo che io vedo è quella di chi chiama fascista la direttrice Beatrice Venezi.
Sciascia diceva che “il più bell’esemplare di fascista in cui ci si possa imbattere oggi è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare del fascista a chi fascista non è”.
“Ogni giorno – aggiunge Sgarbi – si assiste a un attacco improprio o alla libertà di espressione o alle scelte politiche con una intolleranza che manifesta un atteggiamento sostanzialmente fascista, di chi non si vergogna di essere comunista e sostiene regimi che impediscono la libertà di espressione e di pensiero.
“Come la Venezi – ricorda Sgarbi – anch’io lo scorso 25 aprile sono stato discriminato da un esponente dell’Anpi di Viterbo nella convinzione che qualcuno abbia l’esclusiva dell’antifascismo. (LEGGI TUTTO).
“La Venezi – conclude il Sottosegretario – deve dirigere a Nizza in nome della libertà che non rispetta chi le contesta di pensarla in modo diverso, diritto garantito dalla Costituzione, in Italia come in Francia. Ogni giorno di più assistiamo a minacce e intimidazioni alla libertà di espressione da chi rivendica per se la libertà di insulto”