TERNI – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Claudio Fiorelli (M5S) – “Le dichiarazioni del sindaco Bandecchi riguardo gli effetti dell’inquinamento nella nostra città – dichiara il capogruppo del M5s Claudio Fiorelli – suscitano perplessità tra coloro che in questi anni hanno combattuto in prima linea contro il disastro ambientale che affligge i ternani.
È sorprendente ascoltare il sindaco affermare che a Terni i bambini muoiono più che altrove a causa dell’inquinamento, mentre al contempo si mostra favorevole al potenziamento dell’inceneritore in cambio di ristori economici.
L’idea di pagare un’indennità ai cittadini per ciò che sopportano in cambio della massimizzazione dell’utilizzo dei termovalorizzatori, sostenuta dal sindaco Bandecchi, va contro ogni principio di precauzione, soprattutto considerando che il sindaco è il primo responsabile della salute dei ternani.
Un solo tumore in più che possa colpire un cittadino ternano provocato dall’inquinamento non può valere nessun ristoro economico.
È importante ricordare che l’area di Maratta, dove si trova l’inceneritore di cui Bandecchi vorrebbe massimizzare la produzione, è da tempo riconosciuta come la zona più inquinata dell’Umbria, secondo le rilevazioni effettuate dalle centraline di ARPA.
Queste dichiarazioni assumono un’importanza ancora maggiore considerando che si sono verificate dopo l’incontro tra il sindaco Bandecchi e la governatrice Tesei, proprio nel momento in cui si sta discutendo il Piano dei Rifiuti Regionale. Un piano che, purtroppo, riapre la stagione dell’incenerimento dei rifiuti, nonostante sia ormai considerato un approccio obsoleto e contrario alle indicazioni europee.
Il primo termovalorizzatore sarà portato ai massimi livelli ha dichiarato il sindaco Stefano Bandecchi. Tuttavia, considerando che a Terni vengono prodotte solo 15mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, risulta del tutto incoerente ipotizzare la saturazione dell’impianto che, portato al massimo livello, può bruciare oltre 150mila tonnellate di rifiuti. Questa dichiarazione implica implicitamente la candidatura di Terni come destinazione per bruciare tutti i rifiuti dell’intera regione, a meno che non si preveda l’importazione di rifiuti da Roma, previo accordo tra le regioni.
Quello che rimane evidente è che tali contraddizioni rendono il Sindaco poco credibile quando si erge a paladino delle questioni ambientali della conca ternana”
È sorprendente ascoltare il sindaco affermare che a Terni i bambini muoiono più che altrove a causa dell’inquinamento, mentre al contempo si mostra favorevole al potenziamento dell’inceneritore in cambio di ristori economici.
L’idea di pagare un’indennità ai cittadini per ciò che sopportano in cambio della massimizzazione dell’utilizzo dei termovalorizzatori, sostenuta dal sindaco Bandecchi, va contro ogni principio di precauzione, soprattutto considerando che il sindaco è il primo responsabile della salute dei ternani.
Un solo tumore in più che possa colpire un cittadino ternano provocato dall’inquinamento non può valere nessun ristoro economico.
È importante ricordare che l’area di Maratta, dove si trova l’inceneritore di cui Bandecchi vorrebbe massimizzare la produzione, è da tempo riconosciuta come la zona più inquinata dell’Umbria, secondo le rilevazioni effettuate dalle centraline di ARPA.
Queste dichiarazioni assumono un’importanza ancora maggiore considerando che si sono verificate dopo l’incontro tra il sindaco Bandecchi e la governatrice Tesei, proprio nel momento in cui si sta discutendo il Piano dei Rifiuti Regionale. Un piano che, purtroppo, riapre la stagione dell’incenerimento dei rifiuti, nonostante sia ormai considerato un approccio obsoleto e contrario alle indicazioni europee.
Il primo termovalorizzatore sarà portato ai massimi livelli ha dichiarato il sindaco Stefano Bandecchi. Tuttavia, considerando che a Terni vengono prodotte solo 15mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, risulta del tutto incoerente ipotizzare la saturazione dell’impianto che, portato al massimo livello, può bruciare oltre 150mila tonnellate di rifiuti. Questa dichiarazione implica implicitamente la candidatura di Terni come destinazione per bruciare tutti i rifiuti dell’intera regione, a meno che non si preveda l’importazione di rifiuti da Roma, previo accordo tra le regioni.
Quello che rimane evidente è che tali contraddizioni rendono il Sindaco poco credibile quando si erge a paladino delle questioni ambientali della conca ternana”
Claudio Fiorelli, consigliere comunale Movimento 5 Stelle Terni