VITERBO – Una storia che ha dell’incredibile e che, una volta tanto, parla di buona sanità.
A raccontarla è Repubblica, che riprende il Corriere di Viterbo e descrive lo straordinario viaggio di Aurora Mattei, venticinquenne di Vetralla, completamente paralizzata per una sindrome gravissima, salvata dall’equipe di Belcolle.
“Prima il mal di schiena, improvviso e fortissimo. Poi il blocco dei muscoli della faccia, fino ad arrivare ai polmoni e a rischiare di morire”. A salvare Aurora Mattei dalla rarissima sindrome di Guillain-Barrè sono stati i medici dell’ospedale Belcolle di Viterbo.
Paralizzata dalla malattia, le condizioni della ragazza sono peggiorate in fretta: tutto nel giro di 3 mesi, con i farmaci inutili alleati della paziente. “A fare la differenza è stata l’intuizione di una neurologa dell’ospedale della Tuscia, che dopo una serie di analisi è riuscita a capire cosa stesse accadendo alla paziente. Un incubo. La sindrome colpisce i nervi, è tecnicamente una polineuropatia infiammatoria acuta che porta a una progressiva paralisi di tutto il corpo, fino a perderne il controllo. Gambe, braccia, il volto. Trasferita nel reparto di rianimazione, Aurora è stata intubata: nemmeno i polmoni rispondevano più alla volontà nella 25enne. Nutrita con un sondino, monitorata con tutte le apparecchiature a disposizione del Belcolle, ora è al Santa Lucia di Roma per iniziare il lungo processo che dovrebbe permetterle di imparare di nuovo a camminare”.
Nel frattempo i ringraziamenti della paziente e dei suoi genitori sono tutti per i medici e gli infermieri del Belcolle, quelli che prima hanno individuato la sindrome e poi hanno salvato la vita di Aurora.