Rocca: “Non dialogo con i violenti. Si applichino le stesse misure usate per chi ha occupato la Cgil”
ROMA – Ci fosse stato Nicola Zingaretti non si sarebbero nemmeno organizzati all’esterno. Adesso che c’è il centrodestra i movimenti per la casa hanno pensato bene di trovare refrigerio occupando illegalmente la presidenza della regione Lazio per far sentire la loro voce.
Voce assai silente fino a pochi mesi fa.
“Mette molta amarezza quando si usano violenza e prepotenza come metodo politico. Non è questo il modo che posso accettare per avviare un dialogo su una situazione che è oggettivamente un problema, cioè quello della casa a Roma e nel Lazio”. Così il governatore del Lazio, Francesco Rocca, parlando ai giornalisti in Consiglio regionale ha commentato l’occupazione della sede della Giunta della Regione Lazio da parte dei Movimenti per il diritto all’abitare, che chiedono case per chi è costretto a occupare e l’attuazione del piano di recupero dello stabile dell’ex Ipab San Michele a Tor Marancia (occupato anch’esso da anni da un centinaio di famiglie).
“Abbiamo ereditato anni di mancati investimenti e di tolleranza alle prepotenze e alle occupazioni abusive a danno delle graduatorie di chi aveva diritto- ha spiegato Rocca- Stiamo lavorando per ripristinare la legalità, sgomberando le case Ater occupate con violenza e prepotenza. Chi ha a cuore la democrazia deve salvaguardare il principio delle graduatorie, vigilare perché l’amministrazione faccia adeguati investimenti sulla casa per le famiglie fragili”.
Quindi “zero spazio di dialogo con i violenti- ha sottolineato Rocca- Non è che vale quando occupano la sede della Cigl e meno quando occupano la sede di un’istituzione repubblicana come la Regione Lazio”.