VITERBO – Rapita alla stazione di porta Fiorentina da due uomini – che con la forza l’avrebbero costretta a salire su un’auto di grossa cilindrata – per poi portarla in un’abitazione del centro storico dove l’avrebbero poi picchiata e violentata per due giorni.
A riportare la notizia il Corriere di Viterbo. L’incubo raccontato al pronto soccorso di Belcolle da una donna sudamericana di circa trent’anni, che solo ieri mattina è riuscita a scappare dall’abitazione dove era sequestrata e a chiedere aiuto ad alcuni passanti. E’ stata ritrovata seminuda e in stato di choc, con segni di lividi e lesioni sul volto e altre parti del corpo, e per questo è stata trasportata in ambulanza in ospedale, dove si trova tutt’ora ricoverata.
La donna è stata ascoltata dai carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire quanto accaduto e cercare di risalire ai due presunti responsabili delle violenze.
Secondo quanto si è appreso la trentenne, proveniente da un’altra regione del Centro, martedì scorso era arrivata in città in treno, in quanto avrebbe dovuto soggiornare per alcuni giorni a casa di un’amica.
Che, però, non ha mai incontrato, in quanto una volta scesa alla stazione di Porta Fiorentina la donna sudamericana sarebbe stata avvicinata da due uomini che l’avrebbero convinta a seguirli in una zona più appartata, appena fuori dalla stazione, e qui, lontano da testimoni, l’avrebbero costretta con la forza a salire su un’auto di grossa cilindrata.
La donna sarebbe stata portata in una casa nel centro storico dove i due l’avrebbero rinchiusa per due giorni, picchiandola e violentandola a turno.