SANTA MARINELLA – Nel fine settimana alcuni attivisti di Coalizione Futuro hanno dato vita ad un flash mob per attirare l’attenzione sui problemi delle spiagge libere cittadine.
“Siamo scesi in spiaggia con i bagnanti – dice Coalizione Futuro – per far rispettare la legge e interrogare l’amministrazione sul regolamento – gli arenili liberi, coprono ben 14 chilometri di costa, a cui il Comune deve provvedere. Per affrontare meglio questo compito, l’amministrazione ha di recente stipulato undici convenzioni con privati.
Con la convenzione, lo stabilimento balneare, prende in carico tutta o parte della spiaggia libera limitrofa, in cambio della possibilità di offrire servizi a pagamento “opzionali”.
Le norme, ed in particolare un regolamento regionale sono bene chiare, il privato che stipula la convenzione ha obblighi tassativi riferiti alla pulizia e alla raccolta differenziata, alla sicurezza, all’accesso ai disabili con passerelle e sedie jobs.
Inoltre le spiagge date in convenzione devono avere una chiara e visibile segnalazione tramite cartelli e una perimetrazione perché siano riconosciute dai cittadini come spiagge libere con servizi ed in queste gli ombrelloni e sdraio non possono essere pre posizionati, ma piantati solo a richiesta.
Sulle spiagge libere non convenzionate, dove non sempre il Comune riesce a garantire sicurezza ed assistenza ai bagnati, devono invece essere esposti cartelli che segnalano che la balneazione in quel tratto non è sicura.
Quello che purtroppo accade spesso è che gli stabilimenti balneari, che hanno ottenuto la convenzione, approfittano dell’assoluta mancanza di controlli o sanzioni e allunghino le file dei loro lettini ed ombrelloni anche sulla spiaggia libera scoraggiando i bagnanti a utilizzare i loro ombrelloni o, addirittura, facendo sparire i cartelli di indicazione di spiaggia libera e relative delimitazioni.
Questa sorta di “far west” balneare è fortemente lesiva dei diritti dei cittadini perché il mare e le spiagge sono beni comuni da tutelare.
Una città balneare come Santa Marinella, vive il grave paradosso di una costa sempre meno fruibile, con costi dei servizi sempre più alti, varchi a mare non segnalati e spesso chiusi fino ad arrivare allo spettacolo degradato di via Giuliani dove l’amministrazione ha costruito una rampa per il passaggio dei mezzi, lasciando materiale di risulta laddove c’era una frequentatissima spiaggia libera.
La battaglia sul mare è una vertenza nazionale, come testimonia la giornata di mobilitazione a favore delle spiagge libere”.
“La presa della battigia – conclude Coalizione Futuro – tenutasi il 14 luglio lungo tanti litorali italiani. Il flashmob è volto a sensibilizzare cittadini ed amministratori e non è l’unica azione che la Coalizione Futuro ha deciso di intraprendere”.