Evento disertato dal sindaco e dai suoi assessori forse timorosi di chi non apprezza un evento che ha fatto dimenticare Caffeina
VITERBO – Ieri sera, nonostante il torrido caldo, Ombre è riuscita a portare sia a Bagnoregio che nella Città dei Papi il giornalista Mario Giordano.
L’occasione il festival Ombre. Sempre più bello. Avvincente e forte di contenuti. Tutto è filato liscio tra la poca educazione della sindaca Chiara Frontini che non era presente come non erano presenti suoi delegati e il pubblico ovunque numeroso. Uno strano senso di ospitalità quello di questa maggioranza arroccata e timorosa o intimorita da qualche collega che sta boicottando l’evento perché non gli è stato dato spazio sui “palchi”.
Detto questo il resto è un successo dietro l’altro per Alessandro Maurizi e il suo team di “Ombre”.
Una squadra di “guardie” che ha saputo trasformare questo evento a colpi di volontariato vero (non fasullo come quello di Caffeina): Personaggi di primo livello e altri minori (ma non per questo meno bravi) e fin qui il tutto si è sempre svolto con una puntualità e perfezione imbarazzanti (conoscendo i trascorsi di altri).
Ieri, come detto, è stata la volta di Mario Giordano. Il solito pungente ed irriverente “Grillo Parlante” che ha fatto della sua libertà di pensiero uno stile giornalistico.
Già direttore de “Il Giornale, del TG4, editorialista di “Libero” e la “Verità”, conosciuto dal grande pubblico televisivo per il suo programma “Fuori dal coro” sulla rete 4 Mediaset che ogni martedì sera ha attratto davanti alla TV milioni di italiani ha scelto piazza della Repubblica per parlare del suo ultimo libro “Maledette Iene, quelli che fanno i soldi sulle nostre disgrazie” edito da Rizzoli.
In questa sua ultima fatica ha ripercorso le grandi inchieste e i grandi misteri di questi ultimi anni in Italia. Dalla pandemia gestita a suon di bugie dall’AIFA (agenzia italiana per il farmaco) alle grandi speculazioni in abito energetico passando per l’occupazione abusiva delle case.
Vi invitiamo a leggerlo il libro. Leggero. Scorrevole, piacevole e utile a far passare velocemente il tempo avendo, da questi contenuti, uno spaccato diverso da quanto raccontato da tanti giornalisti “cialtroni” a servizio del sistema.
Stasera tocca a Sigfrido Ranucci giornalista di Report.