ARLENA DI CASTRO – Riceviamo e pubblichiamo: È notizia di questi giorni che sia a Ciampino che a Palermo due discariche stanno bruciando, dai media abbiamo appreso che in entrambi i casi gli incendi sono difficilmente controllabili e che le conseguenze che subiranno i territori ospitanti, gli abitanti delle città adiacenti, la salute dell’ambiente e non per ultima l’economia saranno severe e devastanti.
Ad oggi i due incendi non sono ancora domati, vengono rilevati valori di diossina e di altre molecole velenose oltre ogni limite, vengono invitati i cittadini a non uscire e a non aprire le finestre, si teme che queste molecole altamente nocive possano finire presto nelle acque, è stata vietata la vendita dei prodotti agricoli provenienti delle aree interessate dalle nubi tossiche e ancora i veri danni non sono calcolabili.
In sostanza due tragedie che mi convincono e ci convincono sempre di più che la discarica da
ottocentomila metri³ di plastiche marine qui ad Arlena di Castro non può e non deve essere fatta.
I fatti in questione ci insegnano che non serve una ricerca scientifica o una valutazione di impatto ambientale per comprendere che gli incendi in impianti di questo tipo possono compromettere la salute di un territorio per sempre.
Non bastano le rassicurazioni di chi ha interesse a realizzare le discariche a far si che gli incendi non avvengano.
Le compensazioni promesse al nostro Comune non potranno mai essere sufficienti qualora
capitassero eventi rovinosi come quelli occorsi nelle discariche di Ciampino e Palermo e considerati i venti anni previsti per l’esercizio e il conferimento di rifiuti nell’impianto progettato per il nostro Comune i rischi sono evidentemente elevatissimi.
Qualora entrasse in esercizio la discarica della Banditaccia la nostra Comunità e quelle a noi vicine saranno esposte ad un rischio elevatissimo che prima non correvamo e, considerato che l’attuale legge che regola le discariche non prevede che le società proponenti siano garantite da una solidità economica tale da far fronte anche agli eventi più disastrosi, saremo solo noi cittadini a pagarne le conseguenze.
Le tragedie servono da insegnamento e aiutano anche i più sprovveduti a non fare errori che poi possono risultare irreparabili.
Antonio Bonini
Cittadino di Arlena di Castro