VITERBO – Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Viterbo ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di P.T., classe 1988, responsabile di lesioni e maltrattamenti nei confronti della ex-compagna, anche alla presenza dei figli minori.
Il provvedimento, emesso dal gip di Viterbo, su richiesta della Procura della Repubblica, che coordina le indagini, scaturisce dalla denuncia della donna, presentata nei giorni scorsi negli uffici della Squadra Mobile.
Non si era mai rivolta alle Forze di polizia, ma negli ultimi giorni il suo ex-compagno l’aveva più volte avvicinata e maltrattata. L’ultima volta mentre si trovava in un bar, in centro città, insieme ai figli piccoli e ad un’amica l’uomo arrivato furtivamente ha iniziato ad insultarla intimandole di non frequentare altre persone, passando poi alle mani, colpendola con calci e pugni, provocandole traumi cervicali e agli arti inferiori.
L’uomo era finito ai domiciliari l’estate scorsa perché arrestato per droga sempre dalla Squadra Mobile. Durante la convivenza erano frequenti gli episodi di maltrattamenti fisici e verbali, soprattutto dovuti alla gelosia di lui, che la donna doveva subire.
Circa un mese fa, però, ormai tornato in libertà, era stato colto a frequentare di altre donne, così la compagna aveva deciso di mandarlo via di casa.
L’uomo iniziava così un crescendo di comportamenti ossessivi e sempre più violenti nei confronti della donna, azioni queste che sono state fermate grazie dall’esecuzione del provvedimento cautelare.
L’indagato è stato denunciato in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza.