Grazie allo “scudo Conte” non sarà indagato per aver consentito al suo socio in affari di fare la “cresta” di oltre 100mila euro sui dispositivi
ROMA – Non ci sono più dubbi. La Giunta regionale del Lazio, con un emendamento all’assestamento di bilancio, firmato dall’assessore Giancarlo Righini, ha deciso di modificare la legge regionale n. 2 del 2014 che istituiva l’Agenzia regionale di protezione civile.
Voluta da Nicola Zingaretti. Così come lo stesso ex Governatore ha voluto fortemente alla sua guida Carmelo Tulumello.
Suo uomo di fiducia in quel di Fara Sabina dove si candidò, con scarsi risultati, a sindaco emanazione dell’allora governatore.
Con questo provvedimento, che verrà votato questa mattina alla Pisana ma il cui esito è scontato, l’Agenzia verrà soppressa e conseguentemente Tulumello dovrà lasciare l’incarico.
L’emendamento è stato accolto con favore dalla maggioranza, mentre l’opposizione è scesa in campo per difendere il provvedimento voluto dalla precedente maggioranza zingarettiana.
I più combattivi il capogruppo del PD, Mario Ciarla, e l’ex assessore regionale Massimiliano Valeriani. I due hanno presentato una cinquantina di subemendamenti per cercare di bloccare l’emendamento di Righini.
Tulumello tornerà a fare il pizzardone a Rieti? Non lo sappiamo perché figuriamoci se prima di andarsene Zingaretti non lo ha messo in sicurezza in qualche maniera.
Certo è che adesso l’agenzia sarà accorpata al 112 dove alla guida c’è Livio De Angelis. Qualcuno lo vorrebbe che anche lui si dimettesse ma sarebbe un gravissimo errore. Primo perché è sempre stato uomo vicino al centrodestra. Secondo perché è una risorsa, a differenza di Tulumello, da difendere a tutti i costi.