VITERBO – Abbiamo dato per primi la notizia di Massimo Giletti indagato per diffamazione dalla Procura della Repubblica di Terni. A denunciarlo non uno qualsiasi ma Giuseppe Graviano.
Una reputazione e curriculum criminale di tutto rispetto. Sei condanne all’ergastolo. Insieme a Giletti sul registro degli indagati è finita anche la collega Sandra Amurri.
Come detto, appena pubblicata la notizia, è stata immediatamente ripresa dalle agenzie di stampa nazionali Agi, Ansa e Adnkronos e via via è uscita su tutti i quotidiani online da Repubblica al Corriere della Sera; dalla Stampa di Torino al Fatto Quotidiano. E ancora Fanpage, Libero, Il Giornale, La Verità, Huffington Post, LaPresse e così via. Insomma una miriade di citazioni che hanno fatto schizzare i contatti del sito a cifre con 9 zeri.
Massimo Giletti indagato dalla Procura di Terni, avrebbe diffamato lo stragista di mafia Graviano
Sul caso sono arrivate anche gli attestati di stima del vicepremier Matteo Salvini:
“Massimo Giletti indagato dopo la querela del boss Graviano: sarebbe sotto inchiesta per diffamazione”, ha scritto il vicepremier sui social network. “Tutta la mia solidarietà e vicinanza a Massimo, uomo e giornalista libero”, ha aggiunto. Quindi l’augurio del leader della Lega per il futuro televisivo di Giletti: “L’auspicio di tanti è che possa avere voce e spazio sulla televisione pubblica”.
Solidarietà al giornalista anche da Giovanni Donzelli. “Leggo che i giornalisti Massimo Giletti
e Sandra Amurri sarebbero indagati in seguito ad una querela avanzata dal boss Giuseppe
Graviano. Essere querelati da un mafioso è una medaglia. Solidarietà a Giletti e Amurri e
fiducia nella Magistratura”, afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di
Fratelli d’Italia.