Il presidente della regione Sicilia Schifani gli ha affidato un incarico fino al centro di feroci polemiche negli ultimi mesi
CIVITAVECCHIA – Nemo profeta in Patria dicevano i latini. L’espressione vuole indicare la difficoltà delle persone di emergere in ambienti a loro familiari; in ambienti estranei viene generalmente assunto che sia più facile far valere le proprie capacità e qualità.
Questa potrebbe essere la rivincita di Calogero Burgio che, presa la simbolica valigia di cartone e scappato dalla “sua” Civitavecchia” alla volta di Palermo.
Rispondendo ad un bando pubblico e dopo un breve colloquio è stato nominato nuovo direttore al dipartimento Energia e servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana.
Il governatore Renato Schifani ha dunque firmato il decreto di nomina a Calogero Burgio, ingegnere appena licenziato dall’Autorità di Sistema portuale di Civitavecchia.
A lui è stato affidato l’incarico di due anni alla guida di uno dei dipartimenti più delicati della macchina burocratica regionale.
Un ruolo sicuramente difficile che va a colmare una posizione dirigenziale finita al centro di feroci polemiche proprio del governatore Schifani che ha chiesto maggior rigore nelle concessioni delle autorizzazioni per le energie rinnovabili.
Per Burgio, ad interim, anche la responsabilità delle acque. L’occasione per lui di fugare ogni dubbio sulle proprie capacità visto che andrà a lavorare in una delle regioni più difficili d’Europa.