MONTALTO DI CASTRO – Riceviamo e pubblichiamo: Le rassicurazioni ai cittadini della sindaca Socciarelli dei giorni scorsi, arrivate dopo il famoso post dell’assessore Corniglia sulla “mela marcia“, non sono servite per arginare le difficoltà in cui si trova la sua giunta.
Infatti oggi ad un anno dalle elezioni, arriva, e non inatteso, il comunicato delle dimissioni da assessore ai lavori pubblici, patrimonio ed igiene urbana, di Francesco Corniglia. Il consigliere esce anche dal gruppo di maggioranza rimanendo in consiglio comunale come opposizione.
Un terremoto politico arrivato con record dopo un anno di totale difficoltà di questa maggioranza, finalmente svelato e non più coperto da omertà e falsi proclami.
Corniglia è uno dei fondatori di questa lista, pertanto le sue dimissioni sono ancora più pesanti. Ma di cosa si lamenta?
Parla di disequilibrio politico, di mal distribuzione di poteri e di un sindaco ormai schierato solo da una parte della lista. Tra l’altro parla di disequilibrio proprio lui al quale erano assegnate le deleghe più importanti dell’amministrazione comunale, e che a nostro avviso, e non solo nostro, ha palesemente fallito nella loro gestione.
I veri problemi ce li potrà svelare solo la sindaca Socciarelli. Le chiediamo quindi di convocare immediatamente un consiglio comunale straordinario per chiarire quanto accaduto, le motivazioni ed il destino dei progetti che stava portando avanti Corniglia considerato che, a detta sua, la linea politica da lui rappresentata non è più sostenuta dal resto della maggioranza.
Ci attendiamo anche che si chiarisca la linea su alcune posizioni della maggioranza che, a nostro avviso, potrebbero aver creato questo divorzio.
Pensiamo ad esempio all’assalto degli impianti da energia rinnovabile nel nostro comune, un argomento scottante per il quale la promessa della sindaca di chiarire tutto in un’assemblea pubblica è svanita nel nulla. O alle varie chiusure dopo anni di attività come la piscina e Villa Ilvana, per non parlare delle ludoteche, grande tema di campagna elettorale ma ancora chiuse dopo 14 mesi di mandato.
Comunque la grave situazione di non gestione politica a Montalto e Pescia è sotto gli occhi di tutti e si inserisce in un momento molto delicato per la vita del nostro paese, già attanagliato da crisi economica, insicurezza, infiltrazioni criminali e traffici di droga.
E questa giunta, che fa? Invece di compattarsi si disgrega, palesandosi non all’altezza di governare i processi in corso. Tanto basta perché si dimettano, magari senza cercare aiuto, chissà, tra gli scranni del consiglio comunale.