SANTA SEVERA – Riceviamo e pubblichiamo: Nella mattinata del 16 agosto, a S. Severa, sulla spiaggia libera tra il fosso e lo stabilimento Romeo, si è verificato un grave sversamento di feci che ha inquinato le acque del mare e fatto fuggire i bagnanti.
Gli stessi che allarmati hanno chiamato la polizia municipale, la guardia costiera e l’ACEA chiedendo di intervenire prontamente. Il sopralluogo ha fatto constatare una grave situazione, non solo liquami di feci, ma anche acque sporche provenienti da lavatrici.
Già anni scorsi, di fronte allo stesso fenomeno, i tecnici dell’ACEA sono risaliti, con opportuni accertamenti, ad alcune ville di via dell’Olimpo, le cui fosse fognarie indipendenti, non svuotate, fanno fuoriuscire in automatico le feci.
“Questa è la storia di Santa Severa!” è l’espressione che un tecnico si è lasciato sfuggire nel sopralluogo. Una città senza un sistema fognario preordinato, dove le concessioni edilizie spesso vengono date dal Comune senza che nel progetto sia documentato il perfezionamento della pratica dell’allaccio in fogna.
Si aggravano le preoccupazioni dei molti cittadini di Santa Severa che hanno già sollevato le loro perplessità per le prossime costruzioni nel lotto vicino alla Croce Rossa con la 167 (edilizia convenzionata). Ci si domanda se il depuratore esistente sia in grado di assorbire le nuove numerose utenze previste e ci si chiede se l’ACEA che è preposta al controllo delle acque, sia stata interpellata a proposito.
Le foto delle acque sporche del mare fanno subire un duro colpo di immagine a una cittadina un tempo caratterizzata dalla sua eleganza. E’ ora di affrontare i problemi strutturali che la riguardano, smettere di speculare con la scusa di case popolari ed evitare inutili assembramenti edilizi che alterino il già compromesso equilibrio tra natura e città.
Coalizione Futuro