ARLENA DI CASTRO – Riceviamo e pubblichiamo: Alcuni cittadini di Arlena Di Castro hanno dato vita ad un comitato regolarmente costituito e registrato presso l’Agenzia delle Entrate con la denominazione “COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO DI ARLENA DI CASTRO”.
Scopo principale del Comitato è la salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio e del territorio di Arlena di Castro.
A tal fine i componenti si dichiarano intenzionati a promuovere ogni iniziativa utile e necessaria volta a tutelare il territorio, l’ambiente, il benessere dei cittadini, anche opponendosi a progetti che possano compromettere o minare la loro integrità, attraverso la partecipazione attiva della comunità locale.
E in particolare a:
-organizzare campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutti gli organi istituzionali che abbiano il potere di intervenire in maniera diretta od indiretta per garantire la tutela dei cittadini, dell’ambiente e del territorio;
-collaborare con tutte le amministrazioni pubbliche interessate;
-coordinare la propria azione con quella di altri comitati e associazioni che a livello locale, regionale e nazionale perseguono analoghe finalità;
-intraprendere, ove necessario, opportune azioni legali.
Le prime azioni che il Comitato intende intraprendere, sono intese ad evitare: che l’ambiente naturale e il territorio possano essere compromessi, in modo irreversibile, dalla realizzazione dell’impianto–discarica in località Banditaccia che, come osservato dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale nel parere negativo dato in relazione alla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), “costituisce un elemento incongruo in un contesto da ritenersi di particolare interesse paesaggistico” ed è costituito da opere che “non appaiono compatibili con la tutela del contesto territoriale di riferimento”; che la salute dei cittadini possa essere messa a rischio e subire danni per “impatti da rumore, produzione di polveri ed emissioni in atmosfera” che l’impianto, ubicato a distanza inferiore a 1000 metri da molti punti dell’abitato e molto inferiore a 1500 metri da edifici con funzioni sensibili quali scuola, impianto sportivo palestra, case di riposo, casa famiglia che di fatto può essere assimilata ad una scuola materna a tempo pieno (in contrasto, quindi, con le prescrizioni (fattori escludenti) del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti), scarichi e rumori dei camion che trasportano i rifiuti, rischi incendio, sempre presenti in un impianto di tal genere come evidenziato anche da recenti fatti di cronaca, che potrebbero coinvolgere anche il bosco che si estende dal limite dell’abitato fino a circa 150 metri dall’area dell’impianto, e di conseguenza anche l’abitato stesso, ed altri potenziali rischi e pericoli che dall’impianto-discarica potrebbero derivare.
La partecipazione al Comitato rimane aperta, senza alcuna restrizione, a chiunque altro ne condivida i principi ispiratori e gli obiettivi espressi nello statuto, voglia contribuire allo loro realizzazione e ne faccia richiesta sottoscrivendone il documento per adesione.
Comitato per la salvaguardia del territorio di Arlena Di Castro