Si gioca con un disco di legno del diametro di 26 centimetri, lo spessore di 6 e il peso non inferiore a 2 chilogrammi
SORIANO NEL CIMINO – Cinquant’anni e non sentirli. Il Campionato italiano del lancio del ruzzolone saluta l’edizione di mezzo secolo ospite, dal 25 al 27 agosto, della città di Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo.
L’apertura dei giochi è in programma per venerdì 25 agosto, alle ore 14,30, sulle piste della località Sanguetta. Il Campionato tricolore assoluto inizierà dalle categorie Pulcini, Ragazzi, Allievi e Juniores. Alle ore 18,30, in piazza Vittorio Emanuele II, ritrovo dopo la sfilata per le vie del centro con la partecipazione di tutte le rappresentanze provinciali. Al termine della sfilata saluto delle autorità e premiazioni delle categorie giovanili.
Sabato 26 agosto taglio del nastro e saluto delle autorità sulle piste della località Sanguetta e avvio del Campionato per le categorie A, B e C. Le semifinali e poi le finali della sfida tricolore si terranno infine domenica 27 agosto, con inizio delle gare alle ore 8. Al termine premiazioni e chiusura dell’evento sportivo.
Quello del lancio del ruzzolone, o della buzzica o rutolone, è un gioco derivato dal lancio della forma di formaggio. Si gioca con un disco di legno del diametro di 26 centimetri, lo spessore di 6 e il peso non inferiore a 2 chilogrammi, e una cordella. Quest’ultima presenta un anello a un’estremità per infilarvi il braccio ed uno zeppo, o rocchetto o croccolo, per impugnare più saldamente l’attrezzo al momento del lancio.
La partita consiste nel lanciare il ruzzolone lungo un percorso stabilito. Vince chi copre lo stesso percorso col minor numero di lanci. In caso di parità di lanci vince chi ha oltrepassato il traguardo, con l’ultimo lancio valido, per una distanza maggiore di quella dell’avversario. Di solito si gioca sia all’andata che al ritorno sulla stessa pista.
Nel ruzzolone la strada, o pista di gioco percorso naturale, è croce e delizia per il giocatore: egli deve seguire le curve rendendo magicamente parabolico l’attrezzo. I fossi, i greppi, le buche, sono vere e proprie trappole per il povero ruzzolone, ma il bello del gioco è proprio questo. C’è da dire poi che alcuni ostacoli sono artificiali e costituiscono dei traguardi, o “biffi”, che il giocatore deve obbligatoriamente superare, come per esempio far passare il ruzzolone fra due picchetti piantati lungo il percorso, per rendere valida la propria partita.
Secondo una ricerca storica questo gioco si pratica fin dalla fine dell’800.
L’appuntamento è promosso dalla Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, e organizzato dall’Asd Ruzzolone Viterbo con il patrocinio del Comune di Soriano nel Cimino e della Pro Loco e la collaborazione dell’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive Ancos Aps e dell’Azienda Speciale Soriano Ambiente & Mobilità.