CIVITAVECCHIA – È di qualche giorno fa l’intervento di Unione popolare Civitavecchia preoccupata, aveva evidenziato, dalla lentezza con cui sta procedendo il progetto per l’eolico offshore, temendo che Comune e Adsp non gli stiano dando la giusta importanza.
Nel frattempo, la scorsa settimana, il consorzio composto da Eni Plenitude, Cassa Depositi e Prestiti e Copenhagen Infrastructure Partners ha depositato presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica lo studio di impatto ambientale e il progetto definitivo del “Tyrrhenian Wind Power”, l’ impianto eolico galleggiante composto da 28 turbine al largo di Civitavecchia.
L’Authority, rispondendo proprio agli allarmi dei giorni scorsi, ha assicurato di aver dato, nel tempo, piena disponibilità a discutere rispetto alla occupazione di eventuale spazio nella costruenda Darsena Mare Nostrum, «e avendo peraltro intavolato varie interlocuzioni con molteplici operatori, al momento come Adsp – ha confermato il presidente Pino Musolino – non abbiamo ricevuto alcuna formale richiesta di spazi da nessuno degli attuali 8 proponenti di richieste per parchi eolici al largo di Civitavecchia.
Non si comprende bene quindi quale ruolo ulteriore si richiede di farci avere, tenuto anche conto del fatto che, dei 50 milioni promessi dalla Regione per questi progetti, al momento non vi è alcuna certezza e garanzia».
Il presidente Musolino ha quindi ricordato come «a Cagliari e Taranto i porti avevano banchine vuote da tempo, alcuni addirittura da anni, mentre noi grazie al lavoro di tutti, a partire dalla Adsp – ha concluso – in questo momento stiamo mettendo al massimo regime ogni metro di banchina commerciale disponibile».