CIVITAVECCHIA – «Far diventare un automatismo la prevenzione del rischio di infortuni sul lavoro». È questo l’obiettivo dell’accordo attuativo siglato oggi dal presidente dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino e dal Direttore regionale Inail Lazio, Domenico Princigalli, alla presenza del sindaco Ernesto Tedesco, del sottosegretario del Ministero del Lavoro Claudio Durigon e del direttore generale Inail Andrea Tardiola.
E Molo Vespucci è il primo sistema portuale a concretizzare protocollo nazionale tra Inail, Mit e Assoporti dello scorso aprile dando avvio ad una serie di iniziative per implementare la salute e la sicurezza nel corso delle operazioni portuali, da attuare con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali di categoria del settore portuale ed in collaborazione con altre istituzioni competenti. L’accordo, come spiegato dal presidente Musolino, si basa principalmente sulla formazione costante e continua del lavoratore, affinché possa avere «la giusta consapevolezza – ha spiegato – di cosa va fatto e come, facendo crescere sempre più la cultura della sicurezza sul lavoro.
A questo si aggiunge l’istituzione di un data base in cui confluiranno dati e informazioni, da ciascun ente per evidenziare criticità e rischi e, con il supporto dell’Inail, eliminarli». Il porto, che il 10 febbraio scorso ha visto morire in banchina il giovane Alberto Motta, durante delle operazioni in banchina, vuole aumentare quindi l’attenzione sul tema della sicurezza. «I porti sono luoghi di lavoro con ritmi frenetici, processi talvolta pericolosi che non permettono di avere margini di approssimazione – ha quindi evidenziato il sindaco Tedesco – nel presidente del l’Adsp Musolino riconosco una grande sensibilità e vicinanza rispetto a tali tematiche. Sempre in prima linea, l’accordo sottoscritto consoliderà in maniera incisiva i rapporti tra Adsp e Inail affinché il proprio posto di lavoro divenga un luogo sicuro».
Anche la tutela della salute è al centro dell’accordo. Gran parte dei rischi derivanti da sovraccarico biomeccanico, molto presenti nelle movimentazioni nelle attività portuali producono in gran parte patologie legate all’apparato muscolo scheletrico. »Grazie a questo protocollo – sottolinea Domenico Princigalli, direttore regionale Inail Lazio – si potrà fare un’analisi dei rischi e dare strumenti concreti e specifici alle imprese che operano all’interno dell’area portuale, ma al tempo stesso si potrà migliorare anche la formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori, attraverso l’introduzione di strumenti legati all’innovazione digitale, che permetterà un vero e proprio salto di qualità al contrasto agli infortuni e alle malattie professionali».