Lavori affidati al colosso industriale Sunner Group. Sono 68 ettari di terreno, circa 95 campi da calcio
di Cristina Volpe Rinonapoli
MONTALTO DI CASTRO – Il curriculum aziendale è di tutto rispetto, la Sunnerg Group, che conta 50 progetti attivi in tutto il mondo, tre sedi di cui la principale a Milano, si definisce così, andando in rete sul loro sito: “La missione di Sunnerg è aiutare il cliente nello sviluppo ecosostenibile attraverso la fornitura degli impianti chiavi in mano per la produzione di energia rinnovabile, che comprende lo studio di fattibilità, la progettazione, l’installazione ed il supporto per il finanziamento secondo i più elevati standard qualitativi e tecnologici”.
Un’azienda vocata alle energie rinnovabili che senza esitazioni dichiara la sua mission:
“Sunnerg Group crede nell’energia rinnovabile come asset strategico per il futuro del pianeta e delle prossime generazioni. Per questo si posiziona sul mercato nazionale ed internazionale delle rinnovabili […] contribuendo a creare un nuovo modello di sviluppo sostenibile”.
Tuttavia la semiotica comunicativa fornisce delle immagini in contrapposizione con il testo, quello che si nota, dalla pubblicazione dei lavori già svolti, sono foto di campi che per ettari ed ettari, appaiono ricoperti di pannelli fotovoltaici, che per carità è sicuramente energia pulita, ed la nuova inclinazione per la riconversione energetica, che dall’Europa con tanto di finanziamenti del Pnrr rimbalza nel Bel Paese, da nord a sud la parola d’ordine è stare al passo con gli obiettivi fissati dalla comunità europea, riconvertire, e alla luce del conflitto russo ucraino, più che una scelta ecologica è anche di matrice economica.
Ma attenzione! Perché in tema di fotovoltaico e riconversione la giunta Rocca è stata chiara, “stop al fotovoltaico in Tuscia!” hanno titolato i media, e a ribadirlo è stata la Regione stessa, con una delibera di giunta numero 171 del 12 maggio scorso, che definisce indirizzi e criteri transitori per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, le cosiddette Fer, sul territorio laziale. Ripresa più volte dalla nostra testata nella quale si legge: “Gli obiettivi al 2030 declinati nel piano energetico del Lazio per gli impianti Fer ad estesa occupazione territoriale fotovoltaici a terra sono stati conseguiti, come sopra rappresentato, mediante una evidente sproporzione della distribuzione degli stessi sui territori delle province con percentuali che si attestano sui seguenti valori: Viterbo 78.08%, Latina 13,70%, Roma 6,58%, Frosinone 1,64%, Rieti 0”.
Della serie: la Tuscia con gli obiettivi della riconversione ecologica ha già dato! Fermi tutti, da ora si stoppa.
E veniamo al mega campo di fotovoltaico che nonostante tutto viene annunciato attraverso il portale di un sito che si occupa proprio di rinnovabili. La testata “Solare B2B”: ”testata della società Editoriale Farlastrada, nasce nel 2010 con l’obiettivo di realizzare e diffondere strumenti editoriali che possano supportare la crescita del mercato delle energie rinnovabili.”
Sono loro i primi a darci la notizia https://www.solareb2b.it/sunnerg-centrale-fv-montalto-di-castro/
E quello che appunto si legge, la realizzazione di un megaimpianto di fotovoltaico, proprio a Montalto di Castro in provincia di Viterbo: “Il nuovo parco solare occuperà su un’area stimata di 68 ettari, equivalente a 95 campi da calcio. L’installazione sarà costituita da 78mila pannelli con potenza di 625 Wp. I moduli saranno allacciati a inverter di stringa e saranno montati su tracker monoassiali. L’impianto, che entrerà in funzione nel 2024, produrrà annualmente 95 GWh.”
Tecnicismi a parte, non possiamo che riportare una notizia che ci lascia basiti, perché entra in conflitto con lo stop della Regione Lazio, sicuramente fatta la legge trovato l’inganno, forse l’iter autorizzativo era precedente alla delibera?
Perché allora la società ne da notizia solo oggi?
Era un iter cosiddetto in itinere?
Burocrazia a parte, la cosa che preoccupa sono le dimensioni annunciate, 68 ettari di terra, pari a 95 campi da calcio, per quanto possa essere anche tutto regolare, certo da verificare, consumo di suolo, ettari ed ettari sacrificati alla vocazione della zona che è stata per secoli agricola, è la prima cosa che viene da dire.
Cosa succederà di Montalto di Castro?
Diventerà un sito industriale?
Un grande specchio di fotovoltaico?
Mentre scriviamo speriamo che qualcuno ci possa rispondere. E mentre aspettiamo le risposte osiamo dire: ricordiamocelo la prima energia è il cibo!
Se si sacrificano in una terra già abbastanza martorizzata, da sperimentazioni, la centrale nucleare anche se mai attivata, è li a far da testimone, proprio a Montalto di Castro, ed in più tutta la Tuscia è terreno iper sfruttato.
La società Sunnerg Group, di tutto rispetto ha la sede principale a Milano, proviamo a contattarla, ma in più lingue rimbalziamo da centralino a centralino, non insistiamo perché in effetti se qualcuno deve dare risposte non è la suddetta società, che è stata probabilmente ingaggiata e sta svolgendo solo il suo lavoro.
95 campi da calcio ricoperti da pannelli, attireranno l’attenzione, speriamo di chi per primo dovrebbe far rispettare la delibera della Giunta Rocca, chi vivrà vedrà!