Dipende da diversi fattori: imballaggio, spese di trasporto e soprattutto dazi doganali, che possono essere più o meno alti
Quanto costa spedire un pacco fuori dall’Unione europea?
Spedire un pacco fuori dai confini dell’Unione Europei ha dei costi, anche elevati. Prima di fare una spedizione oltreoceano, dunque, è bene calcolare con attenzione quanto può costarci e se ne vale la pena. La spesa dipende da tanti fattori, su tutti i dazi doganali, ma non solo.
Per esempio, se nei costi di una spedizione includiamo anche l’acquisto del pacco e dell’occorrente per l’imballaggio – e a tal proposito suggeriamo di visitare il sito Imballaggi-2000.com per avere una stima dei prezzi di questi materiali per l’imballo dei pacchi – la spesa complessiva per spedire uno o più articoli è destinata ad aumentare.
Dunque, per capire di più a proposito, approfondiamo il tema dei costi partendo prima da una domanda: cos’è possibile spedire all’estero?
Cosa possiamo spedire all’estero
Se abbiamo intenzione di spedire qualcosa fuori dall’Unione Europea, dobbiamo accertarci che il prodotto non rientri tra quelli proibiti o soggetti a una qualche forma di restrizione. Di solito i prodotti sono suddivisi per classi di pericolo: aerosol, accendini, gas, spray e solventi infiammabili, batterie al litio e per auto, pesticidi, fiammiferi, etc.
Dunque, prima di spedire qualcosa fuori dal Vecchio Continente, bisogna essere certi che il prodotto possa essere venduto senza essere fermato alla dogana. Soprattutto in paesi come l’Australia le restrizioni sono particolarmente rigide. Ecco perché è bene informarsi con attenzione.
Spedire fuori dalla UE: quali costi prendere in considerazione
Spedire un pacco fuori dall’Unione Europea comporta una serie di costi che variano in base a diversi fattori: per esempio, il peso e le dimensioni del pacco, la destinazione, il servizio di spedizione scelto e, ovviamente, le tasse e i dazi doganali.
Il costo di spedizione può dipendere dal corriere o dalla società di spedizioni, dal metodo di spedizione, dalle dimensioni e dal peso del pacco, tutti fattori da considerare quando si calcola la spesa per l’invio di un pacco all’estero.
La principale spesa da considerare sono però le tasse e i dazi doganali. Conoscere le normative doganali del paese di destinazione ci permette di capire come calcolare i dazi e se la spesa è elevata oppure non troppo.
Naturalmente, se decidiamo di spedire fuori dall’Europa, possiamo assicurare il pacco per proteggerlo da danni, furti o smarrimenti lungo il percorso. I costi? Dipendono dal tipo di assicurazione, dalla copertura offerta e dal valore della merce spedita.
Anche l’imballaggio rientra tra le spese da prendere in considerazione. Spedire qualcosa molto lontano significa far fronte a un trasporto di diversi giorni. Ecco perché è importante che il pacco sia adeguatamente imballato con materiali di qualità.
Altre spese riguardano le tariffe del corriere, che in caso di spedizione fuori dai confini dell’Unione Europea potrebbero prevedere costi aggiuntivi, e la consegna rapida, che costa sicuramente di più di una spedizione standard.
Questi sono i costi da considerare. La spesa principale, comunque, restano i dazi doganali: approfondiamo questo aspetto.
Cosa sono e come calcolare i dazi doganali
Dunque, se spediamo all’estero, in un paese non UE, dobbiamo mettere in conto i dazi doganali. La riscossione del dazio avviene alla dogana: il costo dipende dal valore della merce soggetta a quello che è, a tutti gli effetti, un’imposta, ma non solo, perché la spesa può salire o scendere anche a seconda del paese di origine e della quantità. Solitamente, il corriere include questa tassa nel costo della spedizione, pagata o dal mittente oppure dall’acquirente del prodotto.
Il calcolo dei dazi dipende dalla tariffa doganale, ossia l’elenco di tutte le merci suddiviso per categoria, e dalla franchigia, che invece va a elencare i casi in cui le merci sono esenti dal pagamento del dazio doganale.
Le categorie delle tariffe doganali sono identificate da un codice e sono costituite dalla descrizione della merce, l’elenco delle merci soggette a limitazioni per l’esportazione o l’importazione e, infine, l’elenco delle tasse da applicare. Il mancato pagamento, o un pagamento irregolare, può causare il fermo alla dogana (o addirittura la distruzione).
Detto questo, come vengono calcolati i dazi doganali? Per capirlo, bisogna considerare le norme del paese di transito ed estrapolare una percentuale legata al valore della spedizione e alla quantità. Si basa, in altre parole, su un sistema di codici e cifre internazionali, che possiamo calcolare attraverso l’apposito portale. Il portale riporta tutte le info sulle tariffe, le norme, le tasse, le procedure per esportatori e importatori. Nella sezione “My Trade Assistant”, inserendo il nome del prodotto, il codice, il paese di esportazione e importazione, possiamo trovare il calcolo del valore da pagare in percentuale.
Insomma, non è possibile definire un costo univoco per la spedizione di prodotti fuori dall’Unione Europea, ma grazie ad alcuni strumenti utili possiamo calcolare, spedizione per spedizione, quanto ci può costare.
In conclusione
Spedire un pacco al di fuori dei confini dell’UE può essere molto costoso: alle spese per imballaggio e trasporto bisogna aggiungere i dazi doganali, una tassa il cui importo dipende da vari fattori (paese di origine, tipo di prodotto, peso, etc.). Dobbiamo ricordare, inoltre, che alcune tipologie di merce – quelle pericolose o potenzialmente nocive – non possono essere spedite. Non c’è dunque una cifra standard da considerare: al contrario, bisogna calcolare, per ogni spedizione, tutte le spese previste.