Non ha parlato del perché delle sue dimissioni ma si è distinto per nervosismo e urla che però non hanno scalfito la maggioranza
MONTALTO DI CASTRO – Ieri mattina si è svolto il primo consiglio comunale dopo l’uscita dalla maggioranza dell’ex assessore pentastellato Francesco Corniglia.
C’era tanta attesa perché tutti, o quasi, si aspettavano che desse delle spiegazioni alle sue dimissioni, alle mele marce, ma dopo ieri tutto appare ancora più inspiegabile.
Nonostante la terribile gaffe da parte dell’opposizione che aveva presentato una mozione di sfiducia senza averne i numeri, il presidente del consiglio ha concesso, per chi avesse voluto, di prendere la parola ed esprimersi sull’argomento.
Ovviamente, dopo la lettura dell’intervento della sindaca Emanuela Socciarelli ci si attendeva la replica dell’ex membro di maggioranza Corniglia.
Invece, astutamente, ha preferito il silenzio perché le repliche, probabilmente, non sarebbe stato in grado di gestirle tanto era nervoso, furente e senza cadrega.
Per tutto il consiglio comunale ha mostrato grande nervosismo, tensione e atteggiamento arrogante con ironici applausi e mani sbattute violentemente sullo scranno. Roba da avanspettacolo degli anni ’50.
Una cosa è certa, insieme al suo nuovo fido scudiero e portavoce Luca Benni è tornato a ricoprire il ruolo del “talebano della carta bollata” facendo intendere che ne avrà per tutti. Tanto livore e acredine nei confronti dei suoi ex compagni di maggioranza è trasudato dal suo sguardo.
Si è meravigliato del fatto che in 40 giorni nessuno ancora sia andato a ricoprire il posto da lui lasciato vacante. Forse uno bravo come lui ancora non l’hanno trovato.
Ma, tanta cattiveria e tanta foga a cosa è dovuta?
Perché non ha dato spiegazioni ma si è limitato ad ironizzare sulle dichiarazioni di solidarietà dei consiglieri di maggioranza al sindaco?
In realtà l’unica notizia vera uscita dal consiglio comunale di ieri è che i suoi “fedelissimi” Anna Maria Fabi (attuale vice sindaca) e Nino Rosi hanno scelto senza indugio di stare al fianco dell’attuale maggioranza e di non seguirlo nelle sue scelte.
Altra nota da gerontocomio l’intervento sull’acqua del professore Angelo Di Giorgio. Lamentava la mancata azione della sindaca a seguito delle analisi dell’Arpa Lazio che evidenziavano valori alti di arsenico. Qualcuno dal pubblico ha esclamato: “la stessa velocità che lui sta impiegando per ripulire dall’immondizia la sua spiaggetta privata“.
Unico volpone dell’opposizione Angelo Brizi che ha lasciato che si scontrassero tutti a loro piacimento.
Corniglia poi è passato all’attacco sui social dove, ovviamente, riesce ad esprimere il meglio di se senza contradditorio. Anche perché, se qualcuno lo critica o lo contraddice, con un click lo banna.