Alta velocità confermata fino al 2034 grazie ad emendamento del consigliere Daniele Sabatini
VITERBO – Il consiglio regionale del Lazio ha approvato l’emendamento, presentato dal consigliere Daniele Sabatini, che conferma l’alta velocità alla stazione di Orte per i prossimi dieci anni e dunque fino al 2034. L’Alta Velocità lungo le linee ferroviarie Roma-Milano e Milano-Napoli sarà definitiva, con relative fermate sulla via Roma-Orte e Cassino-Frosinone. Saranno stanziati immediatamente 286 mila euro per concludere la fase sperimentale nel 2024 per poi rendere il servizio permanente con lo stanziamento di ulteriori cinque milioni all’anno fino al 2034.
“Dopo l’altalenante girandola di conferme e smentite che negli anni della precedente amministrazione Zingaretti avevano caratterizzato la gestione della fermata dell’alta velocità alla stazione ferroviaria di Orte, utilizzando questo argomento solo come mera passerella elettorale, finalmente con l’emendamento approvato dal consiglio regionale si riafferma la dignità della Tuscia. – Ad affermarlo la consigliera comunale viterbese Luisa Ciambella – . Il consiglio regionale del Lazio ha, infatti, approvato un emendamento, presentato dal consigliere Daniele Sabatini, che conferma l’alta velocità alla stazione di Orte per i prossimi dieci anni. Una decisione importante e altrettanto determinante per lo sviluppo del territorio viterbese che rappresenta uno snodo fondamentale non solo per la nostra provincia, ma anche per le Regioni e province limitrofe, specie l’Umbria, in un contesto economico e lavorativo dove i collegamenti veloci diventano sempre più necessari per la competitività delle comunità locali. L’amministrazione del presidente Francesco Rocca, nella sinergia con i rappresentanti di Governo, gli assessori e i consiglieri regionali, mostra nuovamente, con i fatti, le attenzioni verso la provincia di Viterbo che avevano caratterizzato la sua campagna elettorale. L’alta velocità è un primo passo verso il confronto e la soluzione delle problematiche che da tempo affliggono il pendolarismo del nostro territorio”.