VITERBO – Il questore di Viterbo ha emesso la misura del divieto di accesso ai centri urbani (Dacur), cosiddetto daspo urbano, nei confronti di una trentenne viterbese, già segnalata per fatti specifici che mettono in pericolo la sicurezza urbana. In particolare la donna, già denunciata per disturbo delle occupazioni o riposo delle persone (più comunemente disturbo alla quiete pubblica), veniva fermata da personale della polizia, in zona “Sacrario” in evidente stato di alterazione alcolica a seguito di una violenta lite con un cittadino straniero.
Per questo motivo veniva deferita alla competente autorità giudiziaria per il reato previsto dall’articolo 688 del Codice Penale “ubriachezza” con l’applicazione del divieto di accesso alla zona per 48 ore. Alla luce delle reiterate occasioni in cui la persona è stata segnalata per comportamenti molesti si procedeva all’emissione del provvedimento previsto dall’articolo 10 del Decreto Legge 20 febbraio 2017 n. 14 convertito con modificazioni nella Legge 18 aprile 2017 n. 48 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” e da ultimo modificato dal cosiddetto “Decreto Caivano” (Decreto legge n. 123 del 15 settembre 2023).
La misura del divieto di accesso in una zona nevralgica del centro storico di Viterbo avrà una durata di dodici mesi con previsione di denuncia penale in caso di inosservanza della stessa.