Viterbo – Malattie oncologiche e alimentazione, una sala gremita ha ascoltato i consigli del dottor Salvatore Artale (video)

“Dottore cosa posso mangiare?”. L’oncologo ha parlato di cibo e stile alimentare per tutti. Non solo come cura, ma anche come prevenzione

Con lo chef stellato Domenico Stile il ricettario “Gli ingredienti della salute”

VITERBO – Malattie oncologiche e alimentazione. A parlarne ieri sera in un gremitissimo Lab restaurant & drink, il dottor Salvatore Artale, direttore della struttura di Oncologia Medica dell’Ospedale di Vimercate, primario di Oncologia dell’azienda socio sanitaria territoriale  Brianza  (ASST) e fondatore del sito web “Oncologia e Cucina” dove trovare tantissimi consigli culinari e no.

Da sempre amante della buona cucina, quella sana e salubre, tanto da avere frequentato diversi corsi con quotati chef, Artale ha fatto dell’alimentazione come cura e prevenzione, una delle sue prerogative. Da qui il suo progetto www.oncologia e cucina.it che che unisce le ricette di rinomati chef ai consigli dell’oncologo.

Il cibo sano aiuta le cure – afferma Artale- piatti semplici e con i giusti ingredienti possono cambiare la nostra vita dal punto di vista salutare e del benessere” e così dal suo incontro con  lo chef stellato Domenico Stile, uno dei più giovani due Stelle Michelin al Ristorante Enoteca La Torre, della romana Villa Laetitia,  è uscito un ricettario, “Gli ingredienti della salute”, guida alla “buona tavola che aiuta la cura”. 

Ad organizzare l’incontro viterbese il reparto di oncologia e della Breast unit di Belcolle, con la collaborazione delle associazioni Kiss, Beatrice, Un desiderio di Irene, Aman, e Confartigianato Viterbo. 

“Dottore cosa posso mangiare?” è questa la domanda che affligge pazienti e dottori quando sono sottoposti a terapie oncologiche che spesso causano disturbi e nausee, e a cui il dottor Artale ha dato le sue risposte.

Le patologie neoplastiche provocano squilibri metabolici e di conseguenza ci si può trovare di fronte a casi di malnutrizione che portano a perdita di peso, più si perde peso e meno sono efficaci i trattamenti, per questo è importante mantenere il peso corporeo, di contro abbiamo anche l’obesità sarcopenica che si verifica quando si perde massa muscolare ma non il peso“.

Si parte quindi dallo stato nutrizionale del paziente che è fondamentale.

E’ vero che i tumori dipendono da fattori intrinseci come le mutazione del dna, ma anche alimentazione e stile di vita hanno il loro peso, due fattori che possiamo modificare mettendo al bando diete restrittive“.

Le linee guida del fondo mondiale della ricerca dell’Oms evidenziano come una regolare attività fisica, niente fumo, limitazione di alcol e una sana alimentazione possono migliorare la vita di tutti, malati o meno.

Il fumo è responsabile del 19 % delle patologie oncologiche, il consumo di carne rossa e processata del 21% delle patologie oncologiche del tratto gastro enterico. Se nessuno fumasse e consumasse carne rossa avremo 64 mila casi in meno di malattie oncologiche e 8000 patologie in meno legate all’intestino”.

Una dieta equilibrata che si rivolge a tutti non solo a chi sta affrontando una malattia, e che limita i pasti con carni rosse e processate (insaccati, affettati, salsicce, wurstel…) bevande zuccherate e alcol e dà invece via libera a cereali integrali, verdure non amidacee,  frutta e legumi, carni bianche o pesce (una, due volte a settimana).

Una dieta sana fornisce al nostro corpo tutto quello che gli serve, non c’è bisogno di integratori. E questa regola vale per tutti”.

Ha aggiunto Artale, che si sta occupando anche dell’obiettivo 3 dell’Agenda 2030, riferimento mondiale contro le sfide del pianeta, quello volto a Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. 

 

Benedetta Ferrari