TERNI – Era stato identificato anche a Terni, 11 anni fa durante un normale controllo di routine da parte delle forze dell’ordine, Abdesalem Lassoued, il 45enne di origini tunisine che nella serata di lunedì, a Bruxelles, ha fatto fuoco con un kalashnikov contro due cittadini svedesi.
Lo si apprende da fonti della questura. L’uomo era stato sottoposto a controllo nella città umbra nel febbraio 2012.
“Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno”. Abdesalem Lassoued, l’attentatore di Bruxelles, potrebbe rientrare nel più classico dei profili di un radicalizzato dell’Isis: video sui social in cui rivendica la sua folle crociata, una denuncia per minacce via internet, i mesi passati a vivere come un fantasma a Schaerbeek, uno dei quartieri più densamente abitati da musulmani a Bruxelles.
Fino al gesto estremo: l’attacco ai tre cittadini svedesi nel cuore della città, la lunga fuga nella notte, l’arresto e la morte per mano della polizia federale.
Nato il primo settembre del 1978, di origine tunisina, Abdesalem Lassoued, ha una biografia ancora piuttosto oscura. Ma dalle prime informazioni emerge innanzitutto che si trattava di un soggetto monitorato dalle autorità federali e noto ai servizi per elevata “radicalizzazione islamica”. Nel novembre 2019 aveva presentato richiesta di asilo in Belgio. Richiesta che fu respinta nell’ottobre dell’anno successivo. Ed è a quel punto che Abdesalem, per usare le parole della ministra per l’Asilo e la Migrazione Nicole de Moor, “sparisce dai radar”. Il 12 febbraio del 2021 il suo nome è stato cancellato dal registro nazionale del Comune, dato che lo rende ancora meno rintracciabile. E, soprattutto, ne rende difficile il rimpatrio.
Stando a quanto emerso, nel 2016 Abdesalem si trovava a Bologna ed era stato identificato dalla polizia nel capoluogo emiliano. Due anni fa, nel 2021, era passato per Genova come documentano alcune foto pubblicate sul suo profilo Facebook (ora oscurato). Al momento sappiamo anche che in passato il 45enne aveva abitato per qualche periodo in Svezia, ma era stato espulso dal Paese e si era trasferito a Bruxelles, nel quartiere Schaerbeek, dove viveva con la famiglia.
Il 45enne dunque viveva in Belgio da irregolare.
Non solo. A quanto sembra Abdesalem Lassoued era già noto alle forze dell’ordine e sospettato di tratta di esseri umani. Il ministro della Giustizia belga, Vincent Van Quickenborne, ha anche spiegato che nel 2016 “informazioni non confermate trasmesse da un servizio di polizia straniero indicavano che l’uomo aveva un profilo radicalizzato e che voleva partire per una zona di conflitto per la Jihad. Le informazioni sono state verificate ma non è stato possibile fare nulla: non vi era alcuna indicazione concreta di radicalizzazione”.
Il presunto terrorista è stato individuato ieri mattina, poco dopo le otto, quando un testimone ha informato la polizia di Bruxelles di aver avvistato il presunto autore dell’aggressione in un bar a Schaerbeek. Sul posto è intervenuta la polizia. Durante l’intervento, ha affermato la procura, “sono stati esplosi colpi di arma da fuoco da parte della polizia e il sospettato è stato colpito”. “I soccorsi, giunti sul posto – prosegue la nota della procura – hanno tentato di rianimare il sospettato. È stato trasferito in ospedale, dove è stato dichiarato morto alle 9.38. Nel bar sono stati trovati un’arma e una borsa di vestiti”.