LATINA – E’ una storia di violenza e di crudeltà all’interno delle mura famigliari quella arriva in queste ore da Latina. Una giovane mamma da mesi, insieme alla figlia di 5 anni, vive all’interno della casa della famiglia del compagno, costretta a subire vessazioni e maltrattamenti continui. Così, nei giorni scorsi, prende il coraggio e decide di abbandonare quella casa che le stava avvelenando la vita e di tornare a vivere coi propri genitori nel Nord Italia. Nel pomeriggio di mercoledì la ragazza attua il suo piano: va a prendere la bambina a scuola, la carica in macchina insieme a tutte le valigie già pronte e comincia il suo viaggio della speranza. Pochi chilometri sulla Pontina e dalla speranza si passa all’incubo: la macchina della ragazza viene raggiunta da quella dei suoceri che le tagliano la strada e la obbligano a fermarsi a pochi chilometri da Aprilia. A quel punto per la giovane mamma comincia l’inferno: i suoceri scendono dalla macchina, insultano e malmenano la ragazza, le rubano l’auto e il telefono cellulare (per impedirle di chiedere aiuto) e si portano via la bambina, lasciando la ragazza a piedi in mezzo alla Pontina. La Provvidenza vuole che un uomo che proprio in quegli istanti sta procedendo sulla statale assista alla scena e decida di dare subito l’allarme alla Polizia, che immediatamente invia una Pantera sul posto. Quando gli agenti arrivano sul posto trovano la giovane in lacrime e molto scossa che, una volta soccorsa e accompagnata presso gli uffici, decide di sporgere querela contro i suoceri. Ricostruito l’accaduto in brevissimo tempo, l’auto è stata ritrovata e la bimba restituita alla madre. I suoceri sono stati arrestati per i reati di rapina e lesioni personali. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Latina mentre la moglie al carcere di Rebibbia di Roma.