Per oltre due anni ha occupato abusivamente il suolo pubblico e adesso la piazza è finalmente libera
MONTEFIASCONE – Una volta era un’edicoletta poi diventata un’edicolona. Infine una catapecchia abbandonata.
Finalmente smontanti i ruderi dell’edicola che occupava abusivamente (non risulta sia stata pagata la tassa dell’occupazione del suolo pubblico) gran parte di piazza Vittorio Emanuele dopo la sua chiusura da oltre due anni.
Ieri sono iniziati i lavori di ripristino dell’area che è tornata in possesso dei cittadini montefiasconesi.
L’edicola apparteneva alla famiglia dell’assessora Giulia Moscetti che ha voluto salutare la dipartita di quella baracca a modo suo:
Avevo in mente di fare solo un post polemico dopo gli ultimi mesi di accuse, critiche ed illazioni rivolgendomi a chi oggi esulta, mette addirittura post o ha il tempo di fare storie sui social, a chi ha sempre voluto Piazza Vittorio Emanuele senza un’edicola anche quando era in piena attività (cosa un po’ anomala dato che in ogni piazza d’Italia c’è), a chi perché sono un’assessore ha sparato a zero, fatto supposizioni assurde, ha cercato il pretesto per attaccare. Forse un po’ di polemica la sto facendo comunque così……ma in realtà voglio approfittare per ringraziare le tante persone che ci hanno dimostrato affetto, chi vedendo al posto di un gazebo per giornali operai al lavoro e cumuli di lamiere a terra ha ricordato quel luogo con un po’ di nostalgia come una piccola stazione di passaggio dove incontrarsi la mattina per comprare il solito quotidiano sentendo l’odore della carta stampata, dove acquistare il settimanale prediletto e intanto fare due chiacchiere con chi era dietro il bancone, dove scegliere un giocattolo per i bambini o finalmente vedere la nuova edizione di un fumetto tanto atteso. Chi ha ricordato quell’ edicola come un pezzettino della storia di un paese che da oggi non ci sarà più. Avevamo pensato ad una nuova vita per questa “catapecchia” come qualcuno l’ha definita, magari un punto informativo, un luogo per le associazioni, anche spostandola altrove, da qui l’idea della donazione al paese. Nel momento in cui non è stato possibile era giusto demolirla e per dovere di cronaca ribadisco anche qui che tutte le pratiche e le operazioni di smaltimento sono state pagate regolarmente dai proprietari. Ripeto, era giusto demolirla ma sono felice se resterà nel cuore di alcune persone. Io ovviamente sono un po’ di parte, io ci rivedrò sempre anche in quello spazio vuoto un’edicola, ci rivedrò la mia famiglia, i miei nonni, i miei genitori, io e mia sorella che sfogliavamo Topolino o Cioè….ma questo è altro…..queste sono “cose mie”. A me i ricordi ad altri lascio i brindisi! E va bene così!