CIVITAVECCHIA – L’ex portiere civitavecchiese Marco Paoloni quando militava in Serie B, nel 2011, e fu accusato di aver messo sonnifero nelle bottigliette d’acqua dei compagni della Cremonese per condizionare il risultato di una partita.
Paoloni fu radiato dalla Figc, ma nel 2019 viene assolto dalla giustizia penale. Ieri è stato intervistato al programma Rai “Avanti Popolo“, in onda su Rai 3.
“Ho scommesso con calciatori che giocano ancora in Serie A e altri che sono oggi in federazione. Non andavo in giro col registratore, ma avrei le prove. Mi hanno criticato sui giornali, ma i primi erano loro“. Il nome di Paoloni è finito nelle cronache. In tre anni” ho giocato circa 600 mila euro, a fronte di uno stipendio da 200 mila l’anno”.
Come è iniziata? Ad Ascoli con un compagno di squadra che mi fece vedere un sito, un po’ come Fagioli con Tonali. Io non lo sapevo ma dietro c’era la malavita, tutto partiva da Singapore”.
Paoloni ha raccontato quello che ha vissuto negli ultimi dieci anni in maniera chiara e utilizzando parole molto precise, proseguendo così: “Io all’epoca giocavo sui siti illegali, come tanti altri, ma di questo non si parlò. Questa cosa non uscì, questo problema dell’illegalità dei siti non venne fuori“.
L’ex portiere di Cremonese e Benevento ha affermato: “È proprio un sistema, vanno a cercare il giocatore e che è più debole e ha un vizio che è quello del gioco. Queste persone hanno dei giocatori dentro alle squadre, a me è successo così. Io all’epoca non ho detto niente, non volevo coinvolgere altri. Ma a distanza di anni, dopo come è andata, ti dico che queste persone che reputavo amici mi hanno abbandonato, e anzi alcuni hanno fatto interviste con i giornali criticandomi quando i primi erano loro“.
Marco Paoloni è stato un portiere che ha fatto una discreta carriera tra Serie C e Serie B ed era il titolare della squadra Under 19 dell’Italia agli Europei di categoria del 2003 vinti dagli Azzurri. Il suo percorso si è interrotto nel 2011, quando venne accusato di aver messo sonnifero nelle bottigliette d’acqua dei compagni della Cremonese per condizionare il risultato di una partita. Paoloni fu radiato dalla FIGC, ma nel 2019 è stato assolto dalla giustizia penale.
Ha raccontato al Corriere della Sera qualche settimana fa che non riusciva più a controllarsi e le scommesse avevano preso il sopravvento: “Ero compulsivo, giocavo su tutto: poker online, tennis, basket, anche serie A e Coppe europee. Ma non mi sono mai venduto una partita, mai“.
Paoloni ha rivelato di aver giocato “in tre anni circa 600 mila euro” mentre guadagnava uno stipendio da “200 mila all’anno” e ha spiegato: “Ho iniziato ad Ascoli con un compagno di squadra che mi fece vedere un sito, un po’ come Fagioli con Tonali. Io non lo sapevo ma dietro c’era la malavita, tutto partiva da Singapore. La psicologa mi disse: ‘Non so come tu non ti sia suicidato’. Avevo perso lavoro e famiglia, è stata dura“.