Il presidente del consiglio comunale interviene dopo le esternazioni di Rifondazione comunista che ne chiede le dimissioni
SANTA MARINELLA – “Leggo i giornali e trovo gli sfoghi del Partito Comunista locale contro me e contro il sindaco sui fatti, sempre gli stessi, della gestione della spiaggia Perla del Tirreno e nell’indecisione tra il bisogno di spiegare di nuovo oppure sorvolare sulla questione per mancanza di contenuti del Pc, forse è meglio spiegare nuovamente”.
Questo il prologo di un lungo intervento del presidente del consiglio comunale Emanuele Minghella, che risponde per le rime agli attacchi portati dal circolo cittadino di Rifondazione Comunista. “Tra le varie gestioni della Perla del Tirreno – continua il presidente del consiglio – una di queste ha avuto durata per gli anni 2011-2015, il sottoscritto è stato eletto per la prima volta in consiglio comunale nel 2013 dunque, seppur avessi avuto potere di influire su tale procedura, negli anni 2016-2017, ciò non sarebbe potuto in ogni caso accadere, considerato che il potere esecutivo ricade in capo alla giunta che fornisce atto di indirizzo agli uffici. All’epoca, ero un neo consigliere comunale con una delega al bilancio, non possedevo ne la conoscenza della situazione del Comune, che poi negli anni, grazie ad uno studio approfondito, ho capito, ne le competenze politiche insite nel ruolo di consigliere. Al contrario, invece, per il periodo 2018-2023, ricoprendo la carica di assessore alla attività produttive, ho potuto fornire indirizzo agli uffici di procedere ad una valutazione effettiva del bene patrimoniale a favore delle casse comunali, dunque, quando le mie competenze me lo hanno permesso”.
“Sull’Iva – prosegue Minghella – ritorno a spiegare che l’ente affidava lo stabilimento facendo pagare canone più Iva fino a quando l’agenzia delle entrate ci ha multato, nel 2018, dicendo che il contratto era da considerarsi di “concessione”, e pertanto soggetto al 2% di imposta sul valore della stessa.
È stato il Comune che, ricevuta la segnalazione dell’Agenzia, nell’adempiere a corrispondere il 2% e restituire la differenza versata dell’Iva all’appaltatore ha sollevato il problema di correttezza del negozio giuridico applicato ai fini delle imposte e tasse all’erario. Così, nel 2019, in qualità di assessore, come noto a tutti, ho portato all’attenzione del sindaco e della giunta la necessità di fornire atto di indirizzo per interpello alla direzione generale dell’agenzia delle entrate, contratto per la concessione in uso dello stabilimento balneare “Perla del Tirreno”, stagione estiva 2019. Da tale azione, ne è scaturito il dirimersi definitivo della questione, ossia che si tratta di negozio soggetto ad Iva e per questo sono attive oggi le procedure amministrative di recupero delle imposte a carico dell’appaltatore, detratto il 2% sulla concessione già versato”.
“Sul project financing non ho nulla su cui essere preoccupato – sottolinea il politico – il progetto è stato illustrato a tutti, le procedure hanno seguito la previsione del codice degli appalti, il promotore presenta il progetto e il piano economico, il Comune bandisce un’evidenza pubblica rivolta alla ricerca di soggetti realizzatori, gli operatori economici in possesso dei requisiti possono partecipare alla gara. Cosa c’è che non è corretto in tutto questo? La linea di indirizzo data su questa procedura è stata quella di percepire annualmente parte del canone in denaro e parte in lavori strutturali, mi sembra abbastanza congruo”.
“Sul cimitero – chiosa Minghella – direi che non ci può essere nulla da eccepire, stiamo risolvendo il problema delle sepolture che altrimenti non avremmo mai potuto gestire. Concludo dicendo una cosa sola a Rifondazione, che un giudizio concreto si può dare solo quando ci si siede alla guida, allora li si capisce cosa migliorare, dove poter agire e dove invece non ci sono problemi di funzionalità, mica è colpa mia se i cittadini non vi scelgono mai come piloti di questa macchina amministrativa, è una questione di fiducia”. “A proposito – conclude il presidente del consiglio – come mai il Partito Comunista non è riuscito più ad organizzare la festa dell’Unità? Mi ricordo un parco Kennedy pieno di gente, buon cibo, ottima musica e socialità. Si potrebbe rifare”.