VITERBO – Sarà il Medioevo il tema portante del percorso di candidatura di Viterbo a Capitale europea della cultura 2033.
Al di là di quelle che sono le indiscrezioni che filtrano da Palazzo dei Priori, infatti, la scelta si può desumere da quanto è stato messo nero su bianco nella determinazione di giunta che fissa le linee di indirizzo per l’edizione 2024 di San Pellegrino in Fiore.
Nel documento dell’esecutivo del Comune, infatti, è scritto che la manifestazione floreale che si è tenuta dal 1987 fino al 2019 dovrà “esprimere richiami e suggestioni legati al periodo medievale, tema portante della candidatura di Viterbo a Capitale della cultura 2033”.
E’ proprio questo il caso in cui il detto “carta, canta” calza a pennello. Secondo la delibera, infatti, la scelta sarebbe già stata fatta: il Medioevo sarà il tema. A cantare, stavolta, potrebbero essere state proprio le “carte”.
Da Palazzo dei Priori bocche cucite, anche perché la decisione sarebbe dovuta arrivare al termine di un percorso partecipato anche con l’opposizione, di cui non si è avuta più notizia. Pare proprio, invece, che il Medioevo sia il tema ricorrente nel confronto che la maggioranza Frontini starebbe facendo con i vari portatori di interesse (Stakeholder). Il tema si presterebbe non solo a mettere a sistema una serie di valori culturali, sociali e ambientali che caratterizzano la città dei papi, ma anche di riproporli in chiave attuale e universale.