La replica del consulente non fa altro che confermare che affidargli un’ulteriore consulenza è stato un errore
ROMA – In seguito all’articolo pubblicato dal nostro Blog nei giorni scorsi sulla ricca consulenza elargita al signor dottor Ulderico Granata e alla risposta pervenuta dallo stesso, ci sono alcune considerazioni da fare.
Va ribadito che la nostra ricostruzione si è basata esclusivamente su un documento ufficiale di altissima valenza, qual è la delibera della Giunta Zingaretti (che pubblichiamo forse perché deve essergli sfuggita).
BUR-2022-93-2Non si comprende se la nota del dottor Granata sia stata scritta in qualità di ex revisore dei conti o vicepresidente del Consiglio di Amministrazione di Ater Roma, a conferma dell’inopportunità per la stessa persona di ricoprire ruoli così distanti per funzioni.
Il CdA determina gli atti di indirizzo per il perseguimento degli obiettivi e adotta i bilanci la cui rispondenza alle normative viene certificata dal collegio come organo di controllo (della serie come mettere Dracula alla guida dell’Avis).
A proposito di bilanci, poi, la certificazione degli stessi, intervenuta dal 2011 in poi, riportanti l’utile di gestione citato nella nota di Granata, è frutto di un costante e puntuale riporto di crediti aziendali in realtà inesigibili (per almeno il 50%), in parte trasferiti nel fondo svalutazione solo negli ultimi anni.
Contribuiscono all’utile i crediti inesigibili appena citati e i finanziamenti regionali di progetti mai iniziati o in fase di realizzazione. Sarebbe curioso verificare, inoltre, l’esatta collocazione in bilancio dei 60 + 34 milioni di anticipazione della regione Lazio nel 2016 e 2017.
Sui bilanci, poi, viene specificato che non è stato mai “rilevato, in sede di controllo, alcun elemento di criticità”. Qual è l’organo preposto al controllo dei bilanci? Il Collegio dei Revisori dei Conti di cui Granata è stato Presidente?
Si legge anche che Granata avrebbe operato “senza mai deflettere dal perseguimento degli obiettivi della regione Lazio”. Come riportato nel nostro articolo, la Deliberazione della Giunta Zingaretti ha esplicitamente previsto, tra le motivazioni della decadenza del CdA (e quindi anche del Vicepresidente Granata) che “le situazioni puntualmente evidenziate nella relazione del Presidente dell’A.T.E.R. del comune di Roma e sinteticamente descritte, impediscono concretamente al perseguimento degli indirizzi e delle direttive impartite dalla Regione, nonché l’attuazione dei programmi stabiliti, primo fra tutti il Piano di risanamento aziendale e la tenuta economico-finanziaria dell’Azienda”.
Le motivazioni espresse nella nota a poco interessano, per noi vale solamente l’atto pubblico, visibile a tutti, e adottato dalla Giunta regionale governata da Zingaretti (atto votato, tra gli altri, oltre che da Zingaretti, anche da Leodori e dall’allora assessore alle Politiche Abitative Massimiliano Valeriani). Il provvedimento finale cita chiaramente le motivazioni che hanno portato alla decadenza del CdA.
Dispiace per i problemi di salute avuti da Granata negli ultimi anni e su questo non possiamo che augurare allo stesso di superarli nel più breve tempo possibile, massimo rispetto di tutto quello che può accadere nella vita privata di un cittadino.
Resta il fatto che tutto quanto è stato riportato nel nostro articolo esula dagli eventuali problemi avuti nella vita privata, ma riguarda esclusivamente la valutazione di un incarico pubblico pagato con i soldi dei cittadini laziali (partite iva, professionisti, dipendenti nel settore privato) che, purtroppo per loro, durante la pandemia non hanno potuto lavorare.
Per quando riguarda la foto, si è preferito selezionare un’immagine dove il Granata mostra una bella rappresentazione di sé, meglio delle seriose foto in posa “nelle sedi professionali”.
Viene citato, poi, il “bolide verde” parcheggiato all’interno della sede Ater. Auto che non passa inosservata ai tanti dipendenti che da anni lavorano all’interno dell’Azienda.
“Il ‘bolide verde’, cui si dà così tanto risalto, è un acquisto derivante dai proventi della mia attività privata, decisamente più remunerativa di quella pubblica, che, nonostante questo, svolgo con una dedizione e uno spirito di servizio che, mi rendo conto, mi collocano tra i rari idealisti di questo ambiente…”.
Nel nostro articolo non è stato minimamente fatto cenno ai proventi utilizzati per l’acquisto dell’auto. Siamo a conoscenza delle numerose consulenze private e giustamente ben pagate di cui gode Granata; il nostro articolo era ed è indirizzato esclusivamente alla “ricca e ben pagata” consulenza elargita dalla Dott.ssa Rolli, Direttore Generale facente funzioni dell’Ater Comune di Roma. Consulenza su cui nutriamo ancora tanti dubbi.
Soprattutto per un ultimo, ma non in ordine di importanza, elemento. Non citato nel nostro precedente articolo. Basta leggere il “Regolamento per l’attribuzione degli incarichi di consulenza, studio, ricerca e collaborazioni coordinate e continuative”, dell’Ater Comune di Roma, approvato con Deliberazione Commissariale n. 1 del 15 gennaio 2015. Al Capo II del suddetto Regolamento (Affidamento incarichi di consulenza, studio e ricerca), è contenuto l’articolo 3 (Presupposti per il conferimento). Nel comma 2 dello stesso articolo si legge: “Gli incarichi di consulenza, ricerca e studio non possono essere affidati…”. A chi? Nella lettera c) del comma 2 dell’articolo 3 la risposta finale: “A chi abbia commesso gravi negligenze, ritardi, inadempimenti, debitamente contestati, in precedenti incarichi conferiti dall’Azienda”.
regolamento_attribuzione_incarichi_consulenza_collaborazioni (1)
Basta scorrere la Deliberazione di Giunta regionale n. 1048 del 9 novembre 2022 per trovare in bella mostra le parole “ritardi” e “inadempienza” come causa di decadenza del CdA di Ater Roma e del suo Vicepresidente Ulderico Granata. “PRESO ATTO del persistere della situazione di inadempienza in relazione alle direttive emanate dalla Regione e dei ritardi ingiustificati nell’attuazione dei programmi in grado pregiudicare il regolare funzionamento dell’ente”.