ROMA – Riceviamo e pubblichiamo: In merito all’articolo comparso sulla testata web Etruria news – giornale indipendente, mi corre l’obbligo di fornire qualche elemento per rettificare una ricostruzione parziale e distorta, lesiva dell’onorabilità e professionalità di chi ha sempre lavorato con la massima correttezza e trasparenza.
Essere stato chiamato a fornire consulenza all’Azienda che ho servito per oltre un decennio, rappresenta per me un riconoscimento dell’esperienza professionale acquisita – sia in Ater che in altri settori – e dell’impegno profuso per raggiungere gli obiettivi assegnati, nel rispetto delle regole e delle procedure previste, senza mai deflettere dal prioritario interesse dell’Azienda territoriale e dal perseguimento degli indirizzi espressi dalla Regione Lazio.
Infatti, contrariamente a quanto esposto nell’articolo, i bilanci di A.T.E.R. hanno sempre chiuso in utile e mai in perdita senza che venisse rilevato, in sede di controllo, alcun elemento di criticità.
Vorrei aggiungere che, nonostante la pandemia e la terapia oncologica alla quale sono stato sottoposto per un anno, non ho fatto mai mancare il supporto professionale e la presenza a tutte le realtà nelle quali ero professionalmente impegnato, A.T.E.R. compresa. Si perdonerà che non abbia pubblicizzato su instagram questo difficile periodo, del quale, però, tutti i miei collaboratori sono stati testimoni.
A proposito delle foto tratte da instagram, sarebbe stato più attinente pubblicare quelle che mi riprendono nelle sedi professionali o ai convegni in veste di conferenziere, a titolo gratuito.
Il “bolide verde”, cui si dà così tanto risalto, è un acquisto derivante dai proventi della mia attività privata, decisamente più remunerativa di quella pubblica, che, nonostante questo, svolgo con una dedizione e uno spirito di servizio che, mi rendo conto, mi collocano tra i rari idealisti di questo ambiente, ma che, quando si richiede l’intervento di un professionista, vengono riconosciuti e stimati.
Aggiungo, infine, un ultimo elemento che si configura come una notizia, non essendo citato dalla pseudo-ricostruzione dei fatti relativi allo scioglimento del CdA di A.T.E.R. secondo l’articolo. Uno degli obiettivi assegnati dalla Regione Lazio ad A.T.E.R. riguardava la vendita della sede sociale di via Tor di Nona, cessione immobiliare di una certa rilevanza.
La maggioranza del CdA intendeva perfezionarla dopo aver visionato la documentazione, più volte richiesta al Presidente e all’allora DG e mai consegnata. In mancanza di tali requisiti, l’operazione ha subito una stasi e l’ultimo atto dell’ultima riunione della Giunta Zingaretti è stata la deliberazione di decadenza del Consiglio di Amministrazione A.T.E.R..
Rivendico, pertanto, la virtuosità del mio operato – così lontano dal ritratto del vostro articolo – che si caratterizza in ogni situazione nell’impegno di coniugare tempestività e attenzione a tutela di tutti.
Ulderico Granata
Ater Roma – Le “amnesie” del consulente Granata e quella delibera firmata da Zingaretti