Il pm Savelli formula la richiesta sbagliata e il Gip Coniglio costretto a rinviare (con tanto di rimprovero)
CIVITAVECCHIA – Sul caso delle registrazioni ambientali e video legate allo scandalo a luci rosse del sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, è andata in scena, nel primo pomeriggio di oggi, l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari per decidere sulla loro distruzione.
Un’udienza andata a vuoto e inaspettata per come si è conclusa.
Il Gip Giuseppe Coniglio non ha dato ordine di distruggere alcunché. Non perché non ci sia da distruggere qualcosa di quelle “maledette” intercettazioni ambientali (audio e video) bensì perché il pubblico ministero Roberto Savelli invece di presentarsi con l’elenco dei file da far eliminare dal fascicolo si è presentato con quelle dallo stesso pm già individuate e ritenute utili.
Esattamente l’opposto di quello che avrebbe dovuto fare secondo il codice di procedura penale. Un errore procedurale evidente e incomprensibile. La cosa ha creato non poco imbarazzo soprattutto da parte del giudice per le indagini preliminari Giuseppe Coniglio che ha finito col rimproverare anche il suo magistrato esclamando: “C’è da poco da ridere“.
Udienza rinviata al 23 gennaio quando il sostituto procuratore Roberto Savelli dovrà presentarsi con l’elenco dettagliato dei file audio e video da distruggere (non indicati così a caso) che saranno poi controllati e passati al vaglio dallo stesso giudice Coniglio che solo dopo questo passaggio deciderà se e cosa distruggere.
Questo sta a significare che, alla fine, sarà presentata una lista minimale di file dove ovviamente saranno inclusi i video che riguardano le vicende private del primo cittadino.
Non finisce qui. Tutto questo è di fatto sub judice ad un altro passaggio molto importante e cioè l’udienza del 23 novembre prossimo quando un altro giudice, questa volta per le udienze preliminari, dottoressa Paola Petti, prenderà in carico l’elenco delle intercettazioni da far trascrivere e assegnerà il compito ad un perito trascrittore.
Questa data è molto importante perché gli avvocati di Angeletti, Quartieri, Fronti e Salomone presenteranno al giudice le richieste di trascrizioni delle intercettazioni funzionali all’esercizio della difesa nel processo che vede i sopracitati, imputati di vari reati compiuti, secondo il teorema sempre del sostituto Roberto Savelli, per far cadere Pietro Tidei durante la passata legislatura.
Insomma una situazione decisamente ingarbugliata e dalla quale sembra difficile uscirne senza combinare altri pasticci.
Il tentativo di far distruggere tutte le intercettazioni e i video che, tra le altre cose, sono in molti casi già disponibili e pubblicati sui social sembra essere caduta nel vuoto.
Tutto questo fatto salvo le azioni legali che al momento non sono state ancora intraprese da parte degli imputati che in questi video, al loro modo di sentire, sono stati a loro volta oggetto di prevaricazioni e torti da parte del sindaco Tidei.
Un passaggio a vuoto, quello di oggi, che ha finito col danneggiare ancor di più il sindaco stesso perché, probabilmente, se il pm avesse fatto la procedura prevista, oggi avrebbe deciso di distruggere tutto.