VITERBO – Polemica piste ciclabili, la sindaca Chiara Frontini risponde a chi da giorni si lamenta della necessità di averle in città, facendo presente che: “La mobilità ciclabile è il presente in Italia e in Europa. Anche su questo, Viterbo è stata a lungo fanalino di coda. Prima di iniziare i 30 km di ciclovie, avevamo 0 km di piste, e poi gridiamo allo scandalo se Legambiente ci fa notare che non siamo così sostenibili, o se – al contrario – facciamo registrare il triste primato italiano di 77.6 auto ogni 100 abitante. E non diciamoci che a Viterbo non si può perché ci sono le salite e le discese, non cerchiamoci sempre un alibi all’innovazione: anche a Trento, o a Bolzano ci sono le salite e le discese eppure parliamo della terza e della quinta città italiane per utilizzo delle bici”.
Qualcuno, attraverso i social, fa notare alla sindaca che Trento e Bolzano sono molto più “in piano” di Viterbo, ma lei fa presente che “nel 2017, il Viterbo2020 in Tour estivo si svolse in bici elettrica, ci arrivai a San Martino, e fino a Roccalvecce“, insomma esistono sempre quelle elettriche.
Annuncia infine un Piano del traffico: “Il nostro Piano Urbano della mobilità Sostenibile sta per essere messo a bando, finanziato col primo bilancio della nostra amministrazione perché è cruciale averne uno. Viterbo non ha un piano del traffico, né un piano della mobilità sostenibile: fondamentali strumenti di programmazione che pianificano la mobilità per i prossimi 10 anni.
E sulle ciclovie rassicura i miscredenti: “Abbiamo appena iniziato, saranno 30 km totali, con ciclostazioni di bike sharing vicino alle sedi dell’Università, le stazioni, le porte di ingresso a Viterbo. Benvenuto, futuro, anche da noi“.