La protesta arriva venerdì 24 davanti alla sede della Cotral
Da Sacrofano, Riano, Castelnuovo di Porto e Morlupo tutti a Roma per dire “Basta” al trasporto animali che ha sostituito quello degli “umani pendolari” da quando la ferrovia Roma-Nord era dell’Atac e da quando è invece “a cura di” Cotral e Astral è ulteriormente peggiorata. Dopo i banchetti mobili davanti alle stazioni “da ridere”, la protesta arriva venerdì 24 davanti alla sede della Cotral.
Ce n’è per tutti: per la dirigenza di Cotral che ha promesso e basta, per la Regione Lazio a guida Rocca che non è riuscita a dare un segno di cambiamento; per l’Atac per l’eredità che ha lasciato tra disservizi, scioperi, ritardi e continue soppressioni di corse. Stanchi di dover prendere l’auto invece della ferrovia, i pendolari sono passati dalla protesta al giudizio: “Vertici e dirigenti sono del tutto impreparati”, scrivono nel volantino con il quale chiamano a raccolta per portare la battaglia sotto gli uffici Cotral di via Alimena, quadrante est di Roma, raggiungibile solo cl bus. Due ore a gridare “siete incapaci”.
In chiave moderna e eco, la protesta è stata organizzata via Fb, direttamente sule pagine Pendolari Ferrovia Roma-Nord quasi 5 mila follower con la solidarietà del “Comitato pendolari Roma- Il trenino”, il gruppo di 10 mila vittime dell’altra ferrovia ceduta dal Comune di Roma ad Astral e Cotral.
Ciò che succede quotidianamente, ragioni e responsabilità sono riassunte in un post di uno degli amministratori delle pagine social dove la protesta non su ferma da anni.
“Voglio condividere una mia personale riflessione su quello che sta accadendo sulla nostra linea, tanto bella e utile quanto martoriata da una politica assente da decenni, da una Regione Lazio (sia assessorato che dipartimento trasporti) che non ha mai preso decisioni su come migliorarla a parte sciorinare numeri e date senza senso su ammodernamenti, lavori, raddoppi mai visti e predisposizioni di non si sa che cosa. Ad esempio, la nuova stazione Flaminio la staranno cercando li sotto già pronta, perché di costruirla e finirla non se ne parla.
Ogni volta un problema, quando questo servizio, con quello che paghiamo due o tre volte (con tasse, biglietti, abbonamenti, pubblicità, contratto di servizio) dovremmo avere i treni ogni 10 minuti, con il tappeto rosso, puliti ed efficienti dentro e fuori. Stazioni con wifi, bagni funzionanti, biglietterie a 10 sportelli APERTI, tornelli attivi, barriere architettoniche azzerate.
E invece abbiamo servizi da quarto mondo, gestiti da “impreparati” a tutti i livelli. E l’ultima ruota del carro è il povero pendolare pagante, che subisce TUTTO: disservizi, scioperi, ritardi, soppressioni e scherno generale. Aggiungo una ultima amarissima considerazione sul momento attuale e sul subentro di Cotral e Astral nella fallimentare iniziale gestione che prima era di Atac. Tante promesse iniziali, la Regione Lazio a supporto (e a copertura aggiungiamo) per veicolare informazioni deleterie, con comunicazioni agli utenti inefficaci, spesso errate… da “impreparati” a tutto.
Eppure ci sono dirigenti a gestire da oltre 100 mila euro l’anno di stipendio (benefit esclusi)…ma se gli dici di venire in stazione a parlare con i pendolari inferociti dagli ennesimi ritardi allora…
E resta il macchinista a volte a prendersi insulti e (purtroppo a volte pure le botte) quando dovrebbe esserci un suo superiore li, come chiediamo da anni, a rispondere alle critiche sul servizio.
Cotral ha diminuito le corse extraurbane “ammazzando” di fatto la tratta da Sacrofano a Viterbo, inserendo corse bus sostitutive (gli viene facile visto che fa quello di missione principale, il treno sembra opzionale) e diminuendo di fatto l’offerta, perché sappiamo tutti che UN TRENO non lo sostituisci con UN BUS! E questo porta a diminuzione continua della domanda come un cane che si morde la coda, dando anche il via libera a ulteriori soppressioni e diminuzione di offerta ferroviaria…tanto ci sta il bus sostitutivo! E stiamo tutti sulla Flaminia su bus o auto propria, una bella idea di mobilità ecosostenibile come a parole voglio no tutti, a partire dal comune di Roma e la sua oscena proposta di ZTL. E in tutto questo la regione lazio non batte ciglio sui pagamenti a Cotral e Astral nonostante tutto. Quelli sono anche soldi nostri e andrebbero gestiti meglio!
Quindi diminuisce l’offerta ferroviaria che si porta appresso una diminuzione della domanda…e tolgono altri treni e sopprimono stazioni. E le famiglie devono rinunciare a occasioni di studio e di lavoro verso la capitale (distante qualche decina di km…incredibile) per i propri figli poiché il posto dove vivono non ha un collegamento ferroviario stabile. Abbiamo internet in tutte le case, ma siamo isolati sempre di più. Che sia un “disegno” voluto da qualcuno tutto questo disagio negli spostamenti nei comuni a nord di Roma? Il forte dubbio sorge e cresce…e aspettate di vedere cosa ha combinato la regione con le UDR (unità di rete) che sostituiranno tutto il tpl locale nei (e tra i) paesi nel corso del 2024.
Intanto cerchiamo nel nostro piccolo (ma tutti insieme diventa GRANDE) di fare qualcosa, di non restare ad aspettare la morte del treno: facciamo qualcosa, firmiamo la petizione, andiamo alle manifestazioni, facciamo i reclami. ATTIVIAMOCI! Grazie a @tutti.