VITERBO – Belcolle tra i 126 ospedali premiati con 3 bollini rosa dalla Fondazione Onda. Fondazione Onda ha assegnato questa mattina, in una cerimonia che si è svolta presso il Ministero della Salute, i bollini rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.
Per il terzo biennio consecutivo, l’ospedale Belcolle di Viterbo ha confermato il massimo riconoscimento, tre bollini, insieme ad altri 125 ospedali dislocati in tutta Italia. 188 strutture hanno conseguito due bollini e 53 un bollino.
“L’11a edizione dei bollini rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate”.
“Gli ospedali premiati con il bollino rosa – spiega la presidente – vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza”.
“I 367 ospedali premiati – prosegue Merzagora – costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino rosa rappresentano per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei bollini rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.
Un apposito advisory board, presieduto da Walter Ricciardi, professore di Igiene pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
“L’ennesima riconferma dei tre bollini rosa all’ospedale di Belcolle, il massimo riconoscimento da parte di Fondazione Onda – commenta il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – è motivo di grande soddisfazione. Ringrazio, in particolar modo tutte le professioniste e i professionisti che lavorano all’interno del Dipartimento della salute della donna e del bambino, la cui presenza, non solo a livello ospedaliero, ma anche territoriale, garantisce una rete articolata di servizi e di attività in grado di offrire risposte adeguate e competenti in diversi ambiti: dalla prevenzione alla presa in carico di specifici bisogni di salute, fino al percorso nascita”.