ROMA – “Le Carceri del Lazio stanno in una situazione al collasso negli organici già meno 30% e un sovraffollamento detenuti oltre il 122%, che pone seri problemi all’ordine sicurezza e legalità”. Dichiara Daniele Nicastrini segretario regionale USPP Lazio che fornisce anche una tabella riepilogativa per singolo istituto.
La gravissima situazione, soprattutto il sindacato la evidenzia negli istituti che superano la media di sovraffollamento indicata sopra, come Regina Coeli (140%), Viterbo e Velletri (133%), Rieti (128%) per citarne i primi in difficoltà, mostrano anche segni di carenze personale importanti superiori alla sopracitata media in rispetto al numero previsti oggi in discussione in sede DAP per la discussione della nuova bozza di pianta organica rispetto al nuovo decreto ministeriale.
“Oggi abbiamo avuto un incontro con il provveditore regionale Maurizio Veneziano,- continua Nicastrini – sulla quale abbiamo rappresentato questa situazione citando anche le ultime aggressioni e atti violenti avute a Viterbo e Frosinone cosa che si è ribadita nell’incontro sempre odierno presso il DAP USPP ha ribadito che il Lazio e una polveriera per numero di detenuti superiore ai 6460 presenze rispetto ai 900 agenti in meno e segnalata la gravità della situazione di Viterbo dove ieri si è avuto una duplice aggressione con 4 agenti feriti, dove a fronte di 343 agenti previsti sono presenti circa 250 unità di cui circa 40 utilizzati nei servizi traduzioni e reparto ospedaliero protetto.”
Per questi motivi USPP Lazio, ribadisce lo Stato di Agitazione per richiamare l’attenzione sul sistema penitenziario laziale al collasso, dove servono interventi immediati se non si vuole sprofondare nell’abisso totale. “Monitoreremo la situazione – conclude Nicastrini -attraverso le nostre segreterie locali, soprattutto nelle festività natalizie, per sostenere il personale operante in prima linea nelle sezioni detentive, in quanto seriamente preoccupati”.