TARQUINIA – Riceviamo e pubblichiamo: Sono partiti in questi ultimi giorni gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza dell’area della “rupe”, un’alta parete rocciosa collocata nella zona nord occidentale della città che parte da Campo Cialdi per proseguire fino a Santa Maria in Castello e su cui affaccia parte dell’antico nucleo fortificato medievale di Tarquinia.
I lavori, che proseguiranno per diverse settimane, prevedono uno stanziamento totale di oltre quattro milioni di euro di fondi dal PNRR.
L’opera di consolidamento del costone roccioso viene realizzata attraverso la stesura di reti di contenimento e barriere paramassi. Data la complessità della zona di intervento per portarle in loco si è reso necessario l’impiego di un elicottero che ha reso possibile il posizionamento del materiale sulla sommità della parete rocciosa.
Una volta collocate e assicurate alla roccia, le reti di contenimento vengono srotolate e fissate grazie all’intervento di rocciatori esperti e specializzati in grado di operare in sospensione sul vuoto con le imbragature per fissare in maniera permanente e stabilizzare il materiale alla parete rocciosa.
Parte dei fondi del PNRR sono stati anche destinati al finanziamento di un progetto di riqualificazione conclusivo di quest’area che prevederà, in una seconda fase, il ripristino dell’antico collegamento che esisteva in epoca medievale tra la Fontana Nova e Campo Cialdi: la via Segreta. Il passaggio finale di rivalutazione della zona prevede infatti la ricostituzione di questo tracciato viario che, trasformato in un percorso nuovamente fruibile, verrà anche attrezzato con installazioni informative ed aree di sosta panoramiche.
I lavori di consolidamento della rupe avviano quindi solo uno degli importanti cantieri di recupero che implicheranno la rivitalizzazione di tutta quest’area extraurbana. Cantieri che si inseriscono in un più vasto ed organico progetto di rigenerazione e valorizzazione che mira a riaccendere i riflettori su una zona storica e particolarmente suggestiva di Tarquinia, per rimetterla al centro anche dei flussi turistici e culturali che attraversano la città.