Concessi 10 Posti letto alla struttura di Isola del Liri che, secondo gli addetti ai lavori, sarebbe stata adottata scavalcando tutte le procedure pubbliche. Un bel regalo di Natale
ROMA – Qualche giorno fa, 7 Dicembre 2023, la Regione Lazio ha Pubblicato la Programmazione della rete ospedaliera 2024-2026 in conformità al DM 70/2015, che prevede la chiusura delle cliniche monospecialistiche con meno di 30 posti letto e polispecialistiche con meno di 60 posti letto.
Questo decreto ha costretto tutte le cliniche del Lazio con pochi posti letto a vendere a gruppi più grandi o a riconvertirsi in altre specializzazioni minori.
Ma la Clinica Santa Teresa di Isola del Liri in provincia di Frosinone non ha aderito e si è assunta il rischio di non firmare l’accordo ed ora a distanza di anni, la Regione invece di dichiarare la chiusura della clinica come previsto dal DM 70/2015, in quanto non firmataria di accordi di riconversione in specialità minori, l’ha premiata regalandole ben 10 posti letto per arrivare ai 30 minimi previsti dalla legge.
Il doppio regalo
Il regalo però è doppio perché oltre ad aumentargli i posti letto di fatto La Regione gli ha annullato la concorrenza che la Clinica aveva nel Lazio, perché tutte le altre cliniche adesso riconvertite in specializzazioni minori non possono più erogare le stesse prestazioni di prima … tutte meno che una, la Clinica Santa Teresa!
Procedura anomala
La procedura seguita per fare questo Regalo di Natale è alquanto anomala, infatti prima di assegnare 10 posti letto aggiuntivi alla Clinica Santa Teresa la Regione avrebbe dovuto assegnarli alle altre cliniche che prima di lei avevano richiesto posti letto per acuti seguendo il principio dell’ordine di arrivo delle domande ma, evidentemente, la Regione Lazio, ha seguito le indicazioni dell’associazione di categoria della clinica Santa Teresa, cioè l’associazione AIOP, il cui direttore è Casanatta e la cui Presidente è Jessica Faroni già nota alle cronache per un sequestro di 10milioni di euro per la truffa ai danni dello Stato per cartelle cliniche truccate.
Gli operatori del settore si domandano come mai ciò possa accadere con un presidente di regione, Francesco Rocca, così attento a non fare discriminazioni.
Un ente pubblico può fare due pesi e due misure?
Cosa c’è dietro questa procedura anomala?
Come mai l’AIOP ha seguito questa procedura “unica” ai danni delle altre cliniche associate?
Sarebbe interessante conoscere le risposte che, con ovvietà, non arriveranno mai.
DGR 869 del 7.12.2023_compressed