Il consigliere di opposizione (svegliatosi da un lungo letargo), chiede alla maggioranza, Marco Fedele risponde: “È colpa di Caci”
di Cristina Volpe Rinonapoli
MONTALTO DI CASTRO – È un pomeriggio di fine anno quando il Comune di Montalto di Castro si riunisce, come tutti gli altri Comuni, per il bilancio di previsione, che è la cartina di tornasole dell’operato, della visione strategica e politica che verrà.
Una seduta di circa un’ora, dove all’ordine del giorno ci sono temi cruciali, fra i quali il servizio idrico e varie, ma di questa seduta del 29 dicembre scorso, un passaggio va tenuto in particolare considerazione ed è dovuto proprio alla domanda che Luca Benni, consigliere di opposizione, rivolge alla maggioranza:
“Ho visto che sulle voci di bilancio, non c’è nessuna voce relativa alle famose sanzioni per i fotovoltaici. Ad aprile, l’assessore all’urbanistica mi disse che si sarebbe ripartiti con le vigilanze, io ho visto solamente una relazione, mesi fa, e poi non ho avuto più contezza di nulla, se magari mi spiegate voi”.
Vuole capire Benni, nel suo tono non ci sono accuse velate, non vi è insomma polemica, ma anzi si scorge la volontà di vederci chiaro, esita addirittura in qualche passaggio, “magari non sono stato attento io…” ma incalza: “Ho visto una relazione dove il tecnico che era andato a fare le vigilanze, non avendo alcune competenze, chiedeva supporto ed aiuto per svolgere queste verifiche, e rimarco ciò che rimarcai già mesi fa, ossia che non era stato coinvolto un agronomo.
Rispetto a ciò mi si rispose che non c’era bisogno di questa figura. Oggi sono contento che invece siamo arrivati a capire che per le verifiche serve anche un agronomo.
Chiedo però, perché nel 2023 non ho trovato nessuna voce?
Che iter avete seguito? Che procedure avete usato? E soprattutto a che punto siamo con le sanzioni che erano state fatte? Che avevano prodotto delle spese, è vero! ma che dovevano portare a degli enormi introiti per Comune? Non ho trovato nulla nel 2022, nessuna traccia dei verbali precedenti, le somme sono state pagate? Chiedo lumi, su questa situazione, ma soprattutto chiarimenti”.
Benni fa molte domande, e le fa in una fase come questa, dove ci si ritrova un fotovoltaico selvaggio soprattutto fra Montalo e Pescia, il Comune come altri Comuni in tutta Italia, sembra inerme nel bloccare lo sventramento di un territorio, e come spesso scritto dalla nostra testata, nonostante una delibera della Regione Lazio, che ha l’intento di stoppare il fotovoltaico in Tuscia, ci si ritrova in Conferenza dei Servizi, al palo.
Una normativa nazionale che non concede pieni poteri a Regione, Provincia, e Comuni- i quali anche volendo, non riescono ad incidere e tutelare i propri territori. Ma qual è ad oggi, aspettando linee guida più precise, una normativa più esatta, l’unico strumento che un Comune può schierare? Per cercare di tutelare il proprio territorio dall’avanzata dello specchio selvaggio? Le sanzioni, appunto! a quelle aziende che non abbiano rispettato i criteri, sanzioni che possono scoraggiare nell’avanzata, e non solo, risarciscono a livello economico una zona martorizzata che, in tema di rinnovabili, ha raggiunto “l’effetto saturazione” e Luca Benni chiede, entra nello specifico delle date, degli iter, ricorda che queste sanzioni esistono.
La risposta non tarda è l’avvocato Fedele a prendere la parola: “Andiamo per ordine, questo tipo di bilancio, si porta dietro la programmazione dell’amministrazione, ma ha degli aspetti puramente tecnici, abbiamo cercato di fare un bilancio più realistico possibile, memori di esperienze passate, dove le previsioni non rispecchiavano i reali risultati che si andavano a concretizzare in corso d’anno- la prende larga Fedele, senza risparmiare la solita stoccata all’amministrazione precedente quella di Sergio Caci, ed insiste su questa linea- abbiamo preferito essere maggiormente prudenti nelle voci di entrata che sono influenzate da fattori oggettivamente aleatori rispetto alle previsioni di entrata sulle quali possiamo investire e scommettere. Fra i fattori aleatori ci sono ovviamente quelli delle vigilanze, che possono portare all’accertamento di una violazione, ma possono anche portare all’accertamento di una conformità, in questo caso, quindi, non c’è violazione e non si generano entrate.
Dal nostro voler essere prudenti non abbiamo voluto inserire nessuna previsione di entrata, ciò non significa che non saranno svolte attività di controllo e monitoraggio sul territorio, lo abbiamo specificato sul Dup. Quindi non lo trovi- si rivolge al consigliere Benni- oggi, per una precisa scelta voluta da me, per non portarmi avanti in previsione rispetto a qualcosa che non sono in grado di dire oggi. Le ultime vigilanze sono state svolte con l’ausilio di un agronomo. Ma non mi voglio nascondere dietro un dito, sappiamo che gli impianti presentano dei difetti, sappiamo che le vigilanze determineranno la presenza di infrazioni e questo lo possiamo dare per certo, ma non sappiamo in che misura: pagamento spontaneo o misura ridotta o se poi diverranno contenzioso, in questo atto di prudenza ci rimettiamo alle valutazioni di un’attività annuale di vigilanza, ci vorrà almeno un anno ,dopo potremmo indicare la presunzione di entrata, per questo abbiamo deciso di inserire nessuna previsione in bilancio”.
Benni, riesce a mantenere la calma, commenta la risposta, con tono cadenzato, senza alzare di un decibel la voce: “Che c’era bisogno di una presenza dell’agronomo lo sapevamo, io stesso l’avevo ribadito. Le regole non sono poi cambiate, questo Comune aveva già speso per le vigilanze, e sono già state fatte, un lavoro importante che rimane lì e che prendo atto oggi che nulla è stato portato avanti. Condivido che si debbano fare le cose per bene ma, gettare un lavoro alle ortiche, un lavoro lungo e preciso fatto in più di 18 mesi e pagato dal Comune, prendo atto che la scelta è tua, perché tu stesso lo hai specificato, in questo bilancio non ci sono sanzioni, nell’altro l’avete azzerate non so che fine hanno fatto le multe precedenti- che erano due- ed hanno visto anche delle pesanti sconfitte al Tar come pesantemente è stato sconfitto chi si è opposto al regolamento. La mia era una domanda, magari avevo visto male, oggi prendo atto che nel bilancio non è previsa nessuna sanzione”.
E se Benni resta calmo è Marco Fedele che sbotta e comincia ad accusare la precedente amministrazione di finanza creativa, di somme messe a bilancio inventate, di tutto e di più, ma in questo botta e risposta qualcosa a noi salta all’occhio e sono due determine, con le quali in tema di fotovoltaico e consulenze al Comune, ricorre un nome quello dell’avvocato Marco Luigi Marchetti, esperto di fotovoltaico e sua giurisdizione, come di altre prassi per permessi in seno ai Comuni, una consulenza che viene rinnovata, sia dall’amministrazione Caci ma anche da quella Socciarelli.
Marchetti nella precedente amministrazione, aveva fornito la sua opera per il Regolamento Fer, due determine dell’amministrazione Socciarelli in cui all’avvocato vengono corrisposte somme anche importanti. E quindi viene da chiedere all’avvocato Fedele, se tutto ciò che è stato fatto prima, nonostante i soldi spesi, sia da buttare, da rivedere, da non mettere a bilancio, perché poi dare continuità e nel Dup e nelle nomine alla famigerata amministrazione Caci?
L’avvocato Marchetti gode di stima e rispetto a livello nazionale ed in tema di fotovoltaico è considerato un massimo esperto, nel redigere il regolamento sui Fer non possono essere a lui sfuggiti i criteri che creano le sanzioni. Quindi con quella cartina di tornasole erano partite le sanzioni. Perché Fedele adesso slitta il tutto adducendo incapacità manifesta? Perché il Comune di Montalto ad esempio, non si è costituito parte civile nel processo contro l’eolico?
E le puntuali domande di Benni le continuiamo noi. È possibile che stia avvenendo una sanatoria nel Comune di Montalto? Chi non era in regola può avere il tempo di mettercisi senza pagare nessuna sanzione?
L’avvocato Fedele, chi meglio di lui, uomo di legge, ci può spiegare un dubbio feroce che ci assale: ma non procedendo, si incorre in un danno erariale? Non starà tuttavia a noi dirlo.
Rispetto a Caci? Affida la replica ai social: “E niente cari concittadini montaltesi, riguardando il consiglio comunale di ieri sul canale YouTube, si continuano ad attribuire gli insuccessi di Socciarelli & Co. al bilancio di previsione del 2022 – ah, siamo a quello 2024. QUANTA PAZIENZA! BUON ANNO A TUTTI. #ÈCOLPADICACI”
E da questa replica, ci viene in mente un bellissimo film, “Ma siamo davvero nel 1400 eh quasi 1500”. Non ci resta che Piangere!