MILANO – Un cavo d’acciaio teso nel tratto di strada che da viale Toscana va verso piazzale Lodi, una trappola mortale tesa da tre giovani, che ha portato all’arresto di uno di loro. “È stato solo un gioco, ci annoiavamo” l’insensata giustificazione. Un gioco fatale comparso la notte del 4 gennaio, quando i tre scellerati hanno deciso di tirare un grosso filo da cantiere in mezzo alla carreggiata ad altezza uomo, tra un albero e un palo della segnaletica.
Una vera e propria tagliola per ignari passanti, scoperta e sventata da un residente del viale. Si chiama Nicola Ricciardelli, ha 24 anni e intorno alle 2.20 di notte la sua attenzione viene attirata da alcuni rumori giù in strada. “Hanno legato il cavo in questo modo sperando che lo prendessero i motorini, ma quello che stava arrivando ha girato prima”, le sue parole. “Ha evitato una trappola che lo avrebbe decapitato”, a Il Giorno. Il giovane, in men che non si dica, telefona ai Carabinieri. Che in pochi minuti si precipitano sul posto per tagliare il grosso cavo, e per mettersi alla caccia dei responsabili.
Ad essere fermato Alex Baiocco, 24enne arrestato con l’accusa di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti, portato al carcere di San Vittore. Proseguono le indagini per identificare i complici che Baiocco ha detto di aver conosciuto tramite i social e di non sapere neanche il nome.