Il ragazzo voleva un “ultimo incontro chiarificatore”
VITERBO – Nei primi giorni del nuovo anno il questore di Viterbo, a seguito di scrupolosa e rapida attività istruttoria operata da personale della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine diretta dal dott. Fabio Zampaglione, ha emesso un Ammonimento nei confronti di un ragazzo, residente nel capoluogo, resosi responsabile nei giorni scorsi di gravi condotte antigiuridiche suscettibili di essere inquadrate nell’alveo degli atti persecutori. Il giovane, dopo la conclusione di un rapporto sentimentale con una coetanea, iniziava ad avere atteggiamenti morbosi nei confronti della stessa consistenti in messaggi, appostamenti sotto casa e nel luogo di lavoro, arrivando addirittura a chiedere informazioni ad alcuni conoscenti per poterla seguire in un ristorante allo scopo di ottenere il tanto sperato “ultimo incontro chiarificatore”.
Il provvedimento è stato emesso di iniziativa d’urgenza, anche in assenza di specifica denuncia, per tutelare la vittima, che viveva in un perenne stato di ansia dovuto agli atteggiamenti intrusivi dell’ex compagno, da ulteriori e possibili atti di violenza fisica, psicologica o verbale. All’atto della notifica dell’Ammonimento il soggetto è stato reso edotto delle conseguenze che possono derivare dalla reiterazione delle condotte per cui è stato emesso, sia in termini di procedibilità d’ufficio che di aggravanti rispetto alle pene dei reati presupposto nonché dei termini e requisiti per richiedere l’eventuale revoca dello stesso.
Il destinatario della misura di prevenzione è stato, altresì, invitato a seguire, a titolo gratuito, un percorso di recupero comportamentale presso gli enti che hanno siglato con la Questura di Viterbo uno specifico accordo denominato “Protocollo Zeus”, con lo scopo di accogliere le persone ammonite da questa Autorità di Pubblica Sicurezza che si sono rese responsabili di fatti riconducibili ai reati di violenza domestica o di genere.
La Questura di Viterbo promuove la cultura della legalità e invita le donne vittime di atti persecutori ad esporre i fatti senza paura a personale specializzato dei propri Uffici i quali, con professionalità ed empatia, sapranno ascoltare e mettere in campo tutti gli strumenti utili alla prevenzione e repressione di questi gravi fenomeni criminosi.