Il dipinto “La Cattura di San Pietro” si trovava nei magazzini della Fondazione “Cavallini-Sgarbi” a Ro Ferrarese. Il sottosegretario alla Cultura lo ha consegnato spontaneamente
ROMA – I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio hanno sottoposto a sequestro probatorio, su attività delegata dalla Procura di Macerata, il quadro attribuito a Rutilio Manetti, seicento senese, “La Cattura di San Pietro” nella disponibilità del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, indagato per riciclaggio di beni culturali.
I militari hanno perquisito tre abitazioni del critico d’arte: a San Severino Marche, dove il sottosegretario alla Cultura ha la residenza, a Roma e a Ro Ferrarese. Sgarbi, che respinge ogni accusa, ha consegnato spontaneamente il dipinto, trovato presso i magazzini di Ro Ferrarese nella disponibilità della Fondazione “Cavallini-Sgarbi” assieme a una copia in tre D, fatta eseguire da un laboratorio di Correggio (Re).
Nel corso delle operazioni, sono stati sequestrati anche dispositivi telematici, informatici e documentali inerenti l’indagine. Nei prossimi giorni l’opera sarà sottoposta a perizia, il sequestro probatorio, infatti, è un atto dovuto dopo l’apertura di un fascicolo a carico del sottosegretario.
Rutilio Manetti (1571-1639) è uno dei maggiori esponenti del Seicento senese: il quadro “La Cattura di San Pietro” fu trafugato nel 2013 dal Castello di Buriasco vicino Pinerolo e riapparve a Lucca nel 2021, come inedito di proprietà del critico d’arte ferrarese con l’aggiunta di una torcia (vedi foto sopra) che, secondo l’accusa, sarebbe stata disegnata da un falsario, sulla tela ritenuta originale dagli inquirenti. Quadro che Sgarbi sostiene di aver ritrovato per casa durante i lavori di ristrutturazione di Villa Maidalchina, residenza acquistata a Viterbo, dove il critico d’arte è assessore comunale alla “Bellezza”.
L’accusa, per Vittorio Sgarbi, riporta la nota dei carabinieri, è di aver compiuto “In concorso con persone allo stato ignote, su tale quadro operazioni finalizzate ad ostacolarne la provenienza delittuosa, facendovi inserire in alto a sinistra della tela una torcia, attribuendo l’opera al pittore senese Rutilio Manetti dal titolo ‘La cattura di San Pietro” e “affermando la titolarità del quadro asseritamente rinvenuto all’interno di un immobile acquistato dalla fondazione Cavallini-Sgarbi”