Il rapporto tra proprietari terrieri, mezzadri e fattori. Gli interventi legislativi e il ruolo delle donne
VETRALLA – Venerdì 19 Gennaio ore 17.00 Sala Conferenze della Biblioteca Comunale si terrà la presentazione del libro “Terra e vita, una storia contadina” a cura di Ugo Nardini. Interverranno il Sindaco Sandrino Aquilani e saranno relatori l’onorevole Alessandro Mazzoli e Dott. Carlo Scipio.
“Terra e Vita” – Una storia contadina”: la mezzadrìa
Ugo Nardini, continua ad approfondire la ricerca sulla mezzadria, dopo aver pubblicato il libro “Strada di Polvere”.
Era il modello prevalente della lavorazione dei campi ad Acquapendente. La mezzadria si diffuse a partire dal basso medioevo in varie parti dell’Europa e in Italia in particolare in Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Umbria e Lazio Nord. In origine era un rapporto produttivo inquadrato nel sistema feudale che si è protratto fino alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. Una forma di conduzione agraria che prevedeva da parte del proprietario terriero l’assegnazione al mezzadro di un podere comprendente la casa in cui il contadino era tenuto a risiedere con la propria famiglia. La direzione dell’azienda spettava al padrone e senza il suo ordine non si poteva operare.
A mediare il rapporto tra proprietario e mezzadro c’era la figura del fattore, spesso più rapace e arrogante dello stesso signore. Con la disdetta del contratto l’intera famiglia veniva letteralmente gettata in mezzo alla strada nella speranza di trovare un altro padrone. Il contratto di mezzadria è stato, nell’ultimo secolo, al centro di polemiche, tensioni e interventi legislativi. Non a caso le lotte mezzadrili sono state un momento fondamentale della storia del mondo rurale.
I motivi della lotta erano principalmente due: la percentuale del riparto tra il mezzadro ed il proprietario terriero e l’affermarsi di una generazione di giovani che non intendevano più vivere nelle difficoltà e umiliazioni come le generazioni che le avevano precedute. Parliamo dei primi anni della fine della seconda guerra mondiale che segna l’inizio del cambiamento del rapporto tra il contadino e il padrone. E’ in quegli anni che nasce anche un inedito e coraggioso protagonismo delle donne. I contadini vennero sostenuti da diversi movimenti politici e i tempi richiedevano l’introduzione di nuovi metodi imprenditoriali per l’agricoltura.
Dopo alcuni anni di contrapposizione politica il Parlamento intervenne con l’approvazione della legge n. 756/1964 che cancellava definitivamente il contratto di mezzadria.
Vi fu un vasto consenso per l’abolizione che eliminava definitivamente un retaggio medievale consapevoli di aver tolto di mezzo un’antica usanza vessatoria nei confronti del mezzadro.
Nel libro “Terra e Vita – Una storia contadina”, l’autore, che ha vissuto i suoi anni giovanili in questo mondo, descrive mirabilmente la vita di due famiglie aquesiane inserite nel contesto nazionale in cui le lotte contadine incontrarono un crescente consenso di movimenti politici che portarono al superamento definitivo della mezzadria.