VITERBO – Fondata presso l’Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Studi Linguistico-letterari, storico filosofici e giuridici – DISTU) la Cattedra Pedro Hispano– la cui intitolazione rievoca la mitica figura del filosofo, medico e unico papa lusitano vissuto e morto a Viterbo nel 1277 con il nome di Giovanni XXI – si dedica, dal 2003, alla promozione della lingua e delle culture di espressione portoghese presso le varie generazioni di studenti che si succedono nell’Ateneo viterbese.
Una lingua piena di culture al suo interno dato che, oltre che nel piccolo territorio del Portogallo, il portoghese è parlato da circa 280 milioni di persone, entrando nei ranking come la quinta lingua più parlata al mondo: della CPLP (Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese) fanno parte, in effetti, l’Angola, il Brasile, il Capo Verde, la Guinea-Bissau e la Guinea Equatoriale, il Mozambico, l’arcipelago di San Tome e Principe e Timor Est.
Studiare il portoghese è dunque un’opportunità che ora verrà data agli studenti del Liceo Mariano Buratti di Viterbo, attraverso un ciclo di seminari. Questo corso offrirà ai ragazzi la possibilità di raggiungere due obiettivi formativi principali: da una parte, l’approccio alle dinamiche storiche e culturali che hanno determinato la formazione della “lusofonia” (persona, gruppo, popolazione che adotta il portoghese come propria lingua) e il conseguente consolidamento del portoghese come lingua ufficiale in tre continenti; in più, vero e proprio “laboratorio”, il corso introdurrà gli alunni alle competenze del livello base, offrendo strumenti linguistici elementari di uso quotidiano e strategie per iniziare a comunicare in portoghese.
Questa attività, promossa dalla responsabile della Cattedra Pedro Hispano, Cristina Rosa, insieme alla Dirigente del Liceo Buratti, Clara Vittori, avrà inizio il 18 gennaio p.v. e sarà curata dalla docente Emma De Luca.
Così, la lingua di Camões – il poeta nazionale, che nel XVI secolo ha scritto in forma epica l’epopea del navigatore Vasco da Gama – è quella che ancora oggi parlano gli eroi del calcio Cristiano Ronaldo e Josè Mourinho, che ci accompagna nelle piste da ballo del Samba e nell’acustica della Bossa Nova brasiliani, che ci apre le porte al meraviglioso intreccio di culture africane e occidentali di cui ci racconta la letteratura di autori come Ondjaki, Pepetela, Paulina Chiziane, Mia Couto e tanti altri accolti a braccia aperte dall’editoria italiana.