Il ciclo mestruale ha una durata e delle caratteristiche che cambiano da donna a donna. Per questo motivo, un ciclo che dura 4 o 5 giorni in più rispetto alla “norma” non va considerato necessariamente come un campanello d’allarme.
Tuttavia, ci sono alcuni momenti della vita che mettono a dura prova il corpo della donna, causando un ciclo irregolare e un conseguente ritardo delle mestruazioni. Ne sono un esempio i periodi di forte stress, i cambiamenti ormonali, come la premenopausa o la gravidanza, e in generale uno stile di vita non corretto.
Visto che molto spesso non si dà abbastanza peso al ciclo mestruale in ritardo, ecco una guida per conoscerne le cause più comuni e per sapere come stimolare il ciclo mestruale.
Quanto dura il ciclo mestruale?
In linea generale, il ciclo mestruale ha una durata che va dai 25 ai 36 giorni, per una media di circa 28-30 giorni tra una mestruazione e l’altra.
Ciò, tuttavia, non significa che una durata leggermente maggiore o minore sia indice di irregolarità: molte donne in età fertile, infatti, sperimentano un ciclo più corto o più lungo ma che mantiene la sua periodicità, essendo quindi perfettamente regolare.
Al contrario, se tra un flusso mestruale e l’altro si verifica una durata sempre differente, intervallata anche da amenorrea, allora è il caso di consultare un medico, preferibilmente un ginecologo, e approfondire con una visita.
Ciclo mestruale in ritardo: cause più comuni
In molti casi, il ritardo o l’assenza delle mestruazioni è causato da un ciclo irregolare, che nel lungo termine comporta una serie di disagi nella vita quotidiana. Uno tra questi è per esempio una maggiore durata della sindrome premestruale.
Per prevenire questa irregolarità e vivere il ciclo mestruale in maniera più serena è necessario risalire alle possibili cause che hanno portato al ritardo.
Tra i motivi più comuni alla base di un ciclo mestruale in ritardo ci sono i seguenti:
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periodi di tensione e forte stress, legati per esempio al lavoro;
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cambiamento del peso corporeo, sia in caso di aumento sia in caso di diminuzione;
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squilibri ormonali, dovuti per esempio a farmaci particolari;
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cambiamenti nello stile di vita, per esempio un trasloco, a sua volta fonte di stress;
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patologie ginecologiche o non ginecologiche;
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inizio di una gravidanza.
Visto che un ciclo in ritardo coinvolge tutte le donne almeno una volta nella vita, è bene sapere come alleviarne i disagi, adottando alcuni accorgimenti.
Come sbloccare il ciclo mestruale in ritardo: rimedi naturali
In caso di ritardo occasionale del ciclo, esistono alcuni rimedi naturali per stimolare l’arrivo delle mestruazioni.
Un primo elemento che ha un impatto significativo in questo senso è l’alimentazione: in particolare, si consiglia di consumare alimenti ricchi di fitoestrogeni, come soia, germogli, semi di lino e cereali, così come sedano e prezzemolo.
Accanto agli alimenti, di pari efficacia sono le erbe che contengono fitoestrogeni e che possono essere utilizzate sotto forma di tisane. Ne sono un esempio la salvia, il finocchio, il mirtillo rosso e l’artemisia.
Un metodo vecchio ma intramontabile per sbloccare il ciclo mestruale in ritardo è il calore, generato da docce calde, bagni o dalla classica borsa di acqua calda, che si rivela utile anche nei giorni più dolorosi delle mestruazioni.
Infine, per un approccio fitoterapico, ci si può affidare a integratori alimentari composti da sostanze naturali e benefiche per l’apparato sessuale femminile. Ne è un esempio NeoDismen, un integratore dell’azienda italiana Leonardo Medica, composto da estratti di Agnocasto e Zenzero, Vitamina B6, Camomilla, Pilosella e Magnesio.