LADISPOLI – Diversi automezzi facenti parte del patrimonio di una società cooperativa di Ladispoli sono stati individuati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, nell’ambito delle indagini su un fallimento pilotato dirette dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia.
Nel 2021 era stato appurato come il fallimento dell’impresa, che commerciava autovetture e autocarri leggeri, fosse stato cagionato fraudolentemente dalla sua rappresentante legale, che veniva denunciata per l’ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta. Ad aprile di quest’anno, a seguito di querela sporta dal commissario liquidatore della società cooperativa, sono ripartite le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Ladispoli, che hanno permesso di fare piena luce sulla simulazione di alcuni atti di compravendita di 9 autoveicoli, funzionali al progressivo depauperamento del patrimonio dell’impresa, a vantaggio di 4 soggetti economici riconducibili al compagno della donna, a sua volta accusato di auto-riciclaggio del provento del fallimento.
All’esito delle indagini sono stati individuati un autoarticolato, due motrici e sei rimorchi, che sono stati sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza, poi convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale di Civitavecchia.
Il provvedimento è stato adottato allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.
L’attività investigativa testimonia l’efficacia dell’azione della Procura della Repubblica capitolina e dalla Guardia di Finanza a tutela della collettività dai danni arrecati da soggetti senza scrupoli che operano sul mercato in modo spregiudicato, falsando la leale concorrenza tra imprese.