Nasce sull’isola d’Elba, in Toscana il gruppo Facebook “Potatori di Olivi”, dall’idea di Marco Ambrosini, potatore e appassionato di comunicazione digitale, era il 2016 ed oggi conta più di 100.000 iscritti, nello spazio virtuale di discussione fra esperti e professionisti, studiosi, giornalisti e aziende del settore.
“Potatori di Olivi”: forme e tecniche di allevamento, attrezzature, sicurezza degli operatori e olio sono gli argomenti di discussione intorno ai quali nasce questo gruppo. La crescita del gruppo è stata costante negli anni e ogni utente ha contribuito con i suoi contenuti ad alimentare questa comunità che, anche se piena di differenti punti di vista, “Oggi abbiamo raggiunto la cifra simbolica dei 100.000 utenti e questo è magnifico: dimostra quanto la cultura che gira attorno all’olivo sia sentita in Italia e nel resto del mondo e quanto persone vogliono condividere foto e aneddoti su questo argomento – racconta Ambrosini – uno dei gruppi più numerosi sul tema olivi”.
L’obiettivo è diffondere pratiche giuste per la potatura degli oliveti e delle piante di olivo, sia a scopo produttivo che ornamentale e per promuovere pratiche a basso impatto ambientale per la gestione degli oliveti da reddito, con un’attenzione particolare verso il risparmio energetico e per la salvaguardia della biosfera.
Sicurezza. “Altro argomento che mi sta particolarmente a cuore è la sicurezza degli operatori addetti alla potatura. Nel 2004 ho perso due persone che conoscevo, erano due potatori e sono morti per caduta dalla scala mentre potavano. Questo mi ha fatto riflettere e mi ha messo di fronte al fatto che anche io, arrampicato a otto o nove metri di altezza con la motosega in mano tutto il giorno, stavo rischiando la mia vita e il futuro stesso della mia famiglia. Da allora ho iniziato ad occuparmi di potatura da terra e del famoso Vaso Policonico, forma di potatura molto studiata e sperimentata che risolve molti problemi legati alla sicurezza degli operatori, va incontro alle esigenze di risparmio delle aziende e prende in considerazione la salute e le esigenze degli olivi”.
Divulgazione. In Italia ci sono tante realtà e moltissime persone che si dilettano nella potatura dei propri olivi al di fuori del contesto professionale e spesso le tradizioni sono più seguite degli studi e delle ricerche che le varie istituzioni scientifiche hanno fatto in anni di esperimenti e prove in campo, perché?
“I potatori di olivi sono dei romantici.– Prosegue Ambrosi – C’è però un problema: l’abitudine a vedere una forma, la sagoma degli olivi che disegnano i paesaggi nei quali viviamo, la sicurezza di sapere già come gestire la potatura, l’affetto per i parenti e amici che ci hanno insegnato a potare rendono il potatore di olivi spesso impermeabile alle innovazioni e alle novità.
È importante invece capire che, a prescindere dalla forma di potatura, certe pratiche indeboliscono e a lungo andare uccidono i nostri preziosi alleati: gli olivi”.
Spazio virtuale di scambio
“Sarebbe bello che il gruppo possa diventare anche un luogo di incontro fra chi ha bisogno di potare e chi sa fare il lavoro, fra aziende e potatori, un luogo dove i docenti qualificati possano trovare nuovi potatori interessati a crescere e migliorare o persone interessate a conoscere il mondo della potatura e dell’olivicoltura. Per offrire anche dei vantaggi pratici per gli utenti si sta ancora lavorando per riuscire a creare una specie di gruppo d’acquisto dove unire domanda e offerta così da avere sconti dedicati agli utenti su attrezzature per la potatura e macchine per le varie fasi della filiera olivicola, corsi, consulenze e servizi. Le aziende che vorranno riservare un trattamento speciale per i nostri utenti potranno in qualche modo essere presenti negli spazi di discussione all’interno del gruppo “Potatori di Olivi””. Conclude l’ideatore.
Nel blog https://wordpress.com/post/potatoridiolivi.wordpress.com. approfondimenti e informazioni