Ulteriori accertamenti della Polizia scientifica hanno portato al riscontro
VITERBO – Nei giorni scorsi, su incarico della Procura della Repubblica di Viterbo che coordina le indagini sul decesso del cittadino di nazionalità moldava Ruslan Donca avvenuto a Viterbo all’inizio del corrente anno, personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Viterbo ha accompagnato gli investigatori del Servizio Polizia Scientifica di Roma per effettuare un secondo e più dettagliato sopralluogo nell’abitazione dello straniero.
Il giorno del tragico evento l’uomo si era chiuso nel bagno di casa, mentre i suoi coinquilini erano in cucina. Poi ne era uscito con copiosa fuoriuscita di sangue dal collo e con un coltello conficcato nello stomaco. I coinquilini, unitamente al fratello non presente al momento dei fatti, fin da subito dichiararono che il Donca si fosse ferito in maniera autonoma.
Secondo quanto emerso dal lavoro degli agenti specializzati della Polizia Scientifica la dinamica sarebbe stata confermata, in quanto non sono risultati presenti elementi riconducibili ad eventuali colluttazioni e, inoltre, le tracce di sangue hanno evidenziato che la vittima si fosse ferita di fronte al lavandino del bagno e che avesse aperto da sola la porta di ingresso chiusa a chiave dall’interno. Questa analisi, già consegnata all’Autorità giudiziaria, oltre ad altri riscontri investigativi raccolti dai poliziotti nel corso delle indagini, tendono ad inquadrare l’episodio nell’ambito di un evento suicidario.
Proseguono comunque gli accertamenti, in particolare sul telefono cellulare sequestrato allo straniero, che, unitamente all’esito finale dell’autopsia svolta sul cadavere, consentirà verosimilmente di chiarire meglio i motivi dell’estremo gesto.