Ieri sera denunciato gambiano scoperto con un ovulo da 6 grammi di cocaina in bocca
VITERBO – Continua la lotta allo spaccio di droga che l’Arma dei Carabinieri conduce senza quartiere in tutta la Tuscia.
Nello scorso fine settimana, il traffico anomalo che interessava una stradina di campagna al limitare di un bosco tra Canepina e Caprarola ha attirato l’attenzione dei Carabinieri locali che hanno deciso di approfondire il sospetto che potesse trattarsi dell’ennesima piazza di spaccio nei boschi.
I militari, in uno scenario quasi spettrale a causa della nebbia densa, si sono addentrati nella fitta boscaglia ripercorrendo il viottolo sul cui percorso gli spacciatori avevano approntato un vero e proprio campo base.
Il bivacco, attrezzato di tutto il necessario, garantiva la giusta copertura agli spacciatori che, scoperti dai militari, si sono dati ad una forsennata fuga tra i rovi ed i cespugli, incuranti dell’impervia del terreno.
Il tentativo di fuga è fallito, però, per uno degli sprovveduti spacciatori che, proprio senza avere valutato bene il terreno di scontro, è rimasto vittima di esso rovinando tra gli arbusti al punto tale da procurarsi diverse fratture.
Il motivo di un tale fervore nella fuga è stato chiaro ai militari quando, perquisendo l’uomo, un giovane nordafricano, hanno trovato nelle sue tasche numerosissime dosi di cocaina, per un totale di 200 grammi circa, già confezionate e pronte per lo spaccio al dettaglio.
Il gruppo di spacciatori era anche attrezzato con materiale per il confezionamento e la pesatura, segno di un fiorente traffico di stupefacenti che richiedeva ripetutamente il confezionamento di dosi oltre che un machete ed un coltello.
Arrestato Pusher del Gambia con dosi di hashish e cocaina
Ieri sera, un’operazione congiunta della NOR – Sezione Operativa di Viterbo e della locale Stazione ha portato all’arresto di un pusher del Gambia nella centralissima piazza dei Caduti.
L’uomo era stato precedentemente messo sotto la lente di ingrandimento dall’Arma per le sue attività sospette e ieri sera, mentre veniva avvicinato dai Carabinieri, ha cercato immediatamente di disfarsi di un bilancino di precisione, segno inequivocabile del suo coinvolgimento nel traffico di sostanze stupefacenti.
Gli operanti non hanno perso tempo e hanno immediatamente perquisito l’uomo. Nascoste nelle tasche dei suoi pantaloni, hanno rinvenuto una ventina di dosi di hashish già pronte per essere smerciate agli acquirenti. Ma la sorpresa maggiore è giunta quando, durante la perquisizione, lo spacciatore ha iniziato a masticare in maniera nervosa qualcosa, insospettendo ancor di più i militari.
Prontamente, i Carabinieri hanno agito e hanno tolto dalla bocca dello straniero un ovulo di cocaina, evitando così che potesse causare danni alla sua salute. L’ovulo aveva un peso di 6 grammi, una quantità significativa della pericolosa sostanza stupefacente.
Se solo l’ovulo si fosse rotto nella bocca dello spacciatore, ci sarebbero state grosse complicazioni. Una dose così elevata di cocaina avrebbe potuto causare un’overdose mortale, mettendo in serio pericolo la vita del criminale e mettendo a repentaglio la sicurezza pubblica.
Il pusher del Gambia ha trascorso la notte nelle celle di sicurezza del Comando Provinciale e questa mattina è stato portato davanti al giudice. La magistratura ha convalidato l’arresto, comminando al criminale il divieto di permanenza nel comune di Viterbo
Questo arresto dimostra la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e altre attività illecite sul territorio. La collaborazione tra la NOR – Sezione Operativa di Viterbo e la locale Stazione ha portato a risultati concreti nella lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di sostanze stupefacenti
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva